Dall'indifferenza alla discriminazione e alla deportazione. La memoria della Shoah al memoriale di Milano

In tanti hanno ascoltato ieri, 30 gennaio 2019, la toccante testimonianza di Liliana Segre al Memoriale della Shoah di Milano.
 Il racconto della sua deportazione dalla Stazione di Milano, avvenuta il 30 gennaio del 1944, e del successivo difficile ritorno hanno commosso i presenti e rinnovato un forte monito contro l’indifferenza di ieri e di oggi.

“Sono stata una clandestina sulle montagne della Svizzera, -ha detto- sono stata una richiedente asilo a cui l’asilo è stato negato, poi deportata ad Auschwitz”.


Le hanno fatto eco le parole di Alpha Oumar Diallo, che ha raccontato della fuga dalla Guinea Conakry, delle torture in Libia e del salvataggio in mare prima di sbarcare in Italia.
Tra gli interventi anche quello di Alessandro Antonello, amministratore delegato dell’Inter: “Sono qui - ha affermato - per dire che antisemitismo e razzismo devono stare fuori dal mondo del calcio“.
Il suono della fisarmonica di Jovica Jovic, musicista Rom, ha accompagnato la cerimonia, richiamando anche la memoria dei Rom e dei Sinti uccisi durante la Seconda guerra mondiale.

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