"Settembre, andiamo. E’ tempo della scuola della pace"

E’ di Settembre la notizia che a Forcella un tredicenne è rimasto ferito da “spari di camorra”, ma a Napoli Settembre è tornato anche con il desiderio di cambiare i titoli delle testate, ancora. Di più.

E’ tornato Settembre ed i Giovani per la Pace hanno ripreso a bussare alle porte degli occhi felici che avevano lasciato in colonia, e di quelli nuovi.

Settembre a Scampia è arrivato con il grande desiderio di riempire la scuola della pace con bambini nuovi, di continuare a dare speranza alle “vele” , alle case gialle, quelle blu, quelle nuove. Si riparte alla Sanità con nuovi progetti che legano sempre di più i bambini, il quartiere e la città; ai Quartieri Spagnoli dove “Nennella”  non vedeva l’ora di abbracciare Roberta, a lei che mancano gli abbracci pieni d’amore. Lo stesso abbraccio che molti giovani hanno scelto di dare ai piccoli del Centro Storico, dove il sabato pomeriggio torna la fila, nella caotica Spaccanapoli, di mani piccole strette a quelle grandi, così come ad Aversa, a Pozzuoli, dove sta germogliando un piccolo seme e tutto sta iniziando e crescendo. A San Giovanni, dove c’è gran bisogno del messaggio di pace e della dolcezza di Valeria, custode di storie amare, che insieme ad altri cercano di rallegrare.

Le scuole della pace a Napoli ricominciano, alzando gli occhi per guardare lontano ed arrivare lì dove non sono arrivate e per continuare ad avere i sogni grandi, quelli che richiedono responsabilità, fede e dedizione, quelli che mostrano “il cielo oltre i muri” a Mario, Andrea, Genny e tutti quelli a cui la rassegnazione, di molti, spesso mette le mani sugli occhi. E gli occhi bassi di altri distorcono le bellezze del mondo che cambia.
“Settembre, andiamo. E’ tempo della scuola della pace.” E’ il tempo in cui tra i vicoli e i decumani circola lo stesso amore, quello che fa tornare al centro le periferie.