La Comunità ricorda con affetto il cardinale Dionigi Tettamanzi

un'amicizia durata negli anni, nelle diocesi di Genova e di Milano, nell'impegno per il dialogo e l'attenzione ai poveri

Il cardinale Tettamanzi al''incontro internazionale di preghiera per la Pace di Milano (2004)La Comunità di Sant’Egidio ricorda con affetto il cardinale Dionigi Tettamanzi, a cui era legata da un rapporto di amicizia che durava da molti anni.

Con lui la Comunità ha condiviso la passione e l’impegno per le relazioni ecumeniche e il dialogo interreligioso, in modo particolare in occasione di due tappe importanti del cammino dello Spirito di Assisi: nel 1999 a Genova con l’incontro ecumenico “Chiese sorelle, popoli fratelli” e nel 2004 a Milano con l’incontro interreligioso “Religioni e culture. Il coraggio di un nuovo umanesimo”, entrambi promossi in collaborazione con il cardinale nelle città dove era arcivescovo.

Alla scuola della Pace di Begato (Genova)Il suo ministero episcopale in realtà complesse come quelle di Genova e Milano è stato segnato da una predicazione evangelica attenta alle domande della gente e alle attese della città. È stato un vescovo che ha coltivato una sollecitudine puntuale nei confronti dei poveri, per i quali ha spesso compiuto gesti concreti di solidarietà e di personale vicinanza. La sua sensibilità è bene espressa dalle parole dette in occasione dello sgombero di una baraccopoli di rom: “La miseria non sia zittita, ma piuttosto ascoltata per essere superata”. È stato con tale sensibilità e con attenzione paterna che durante il suo episcopato ha accompagnato la vita delle comunità di Sant’Egidio prima a Genova e poi a Milano, sostenendone il lavoro a favore dei poveri e in difesa dei loro diritti.

Questa lunga amicizia, cresciuta nell’impegno per il dialogo e per i poveri, è oggi motivo di profonda gratitudine.