Preghiera della sera. Meditazione di Don Marco Gnavi sul Vangelo di Marco (Mc 3,7-15)
12 Май 2022 | продолжительность: 20:16
preghieravangelosant'egidiosanta maria in trasteveretrastevereromapreghiera del giornopreghiera della serapreghiera prima di dormirepreghiera del giorno di oggiparola del SignoreparolaVangeloUcrainadon Marco GnaviMc 3 7-15follaguarigione
Come è bello Come da gioia che i fratelli stiano insieme. E’ l'esperienza sempre nuova, che ci fortifica ogni sera, nel convergere non attorno a noi stessi, ma attorno alla parola di Dio. Questa è la fonte vera della gioia e della nostra amicizia. Gesù ha assunto pienamente la nostra umanità e con essa il limite fisico del corpo, la sua fragilità in se stesso e in lui abita tutta la forza di amore del Padre e tutta la debolezza dell'uomo. Lo si vede in questo passaggio del vangelo di Marco, che sottolinea questa tensione tra la potenza dell'amore e la debolezza del corpo. Non dobbiamo sottovalutarla: più Gesù opera secondo la volontà del Padre, più ne mostra la forza e più si espone nelle fragilità. Non è solo il rifiuto, ma anche l'assedio delle domande, della fame di guarigione, del bisogno di perdono di una folla marginale e oppressa. Dice esplicitamente l'Evangelista che presso il mare di Galilea fu raggiunto da una grande folla dalla Giudea, da Gerusalemme, dall’Idumea, da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone. Sentendo quanto faceva, andarono da lui. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male, si gettavano su di lui per toccarlo. La pressione di questa folla era tale da rischiare di rimanere schiacciato, tanto che chiese ai discepoli di mettergli a disposizione una barca. Gesù non è un benefattore generoso, non è un guaritore isolato, la sua missione non si esaurisce in un gesto; comprende e accoglie il bisogno delle folle più profondamente di loro stesse perché non solo le sfama, ma le apre alla conoscenza del regno di Dio.
0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio
3:36 Lettura del Vangelo di Marco (Mc 3,7-15)
5:37 Commento sul Vangelo di Marco (Mc 3,7-15)
Dal Vangelo di Marco
(Mc 3,7-13)
Gesù, intanto, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall'Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui. Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo. Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: "Tu sei il Figlio di Dio!". Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse. Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici - che chiamò apostoli -, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
#santegidio #preghiera
• Sito: https://www.santegidio.org
• Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/
• Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/
Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast
https://bit.ly/3nKDH1P