Festa della Visitazione. Meditazione di don Angelo Romano sul Vangelo di Luca (Lc 1,39-56)
31 Май 2022 | продолжительность: 28:16
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La chiesa celebra oggi la festa della Visitazione di Maria a Elisabetta e viviamo questa giornata alla luce della invocazione per la pace, fatta da papa Francesco al termine di questo mese di maggio, dedicato tradizionalmente alla Madre del Signore. Siamo tutti preoccupati per la situazione che vediamo in Ucraina, per le vittime innocenti, per i bambini, gli anziani, per i tanti profughi; come in tante altre situazioni della storia, la chiesa ricorre con fiducia all’intercessione della Madre del Signore, come una risorsa fondamentale o riparo dalle tempeste, che il male suscita nella storia degli uomini. E nella storia di Maria, nelle parole che abbiamo ascoltato, pronunciate in occasione della sua visita a Elisabetta, vi è una profonda sorgente di consolazione, di sostegno nella debolezza, di forza nella difficoltà. Nel Magnificat, che scaturisce dall'incontro di quelle due donne, ambedue deboli, sebbene una giovane e l'altra avanti negli anni, vi è tutto questo. Il Magnificat è un canto, che rivela la spiritualità degli anawim biblici, ossia di quei fedeli che si riconoscevano poveri, non solo nell’estraneità dalla ricchezza e dal potere, ma anche nell'umiltà profonda del cuore, per questo aperto alla grazia di Dio.
0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio
13:41 Lettura del Vangelo di Luca (Lc 1,39-56)
16:02 Commento sul Vangelo di Luca (Lc 1,39-56)
Dal Vangelo di Luca
(Lc 1,39-56)
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo . Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo . E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto".
Allora Maria disse:
"L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre".
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
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