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Preghiera della Santa Croce
2022 Június 24 | tartam: 26:26
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla Bibbiad #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di mons. Marco Gnavi sul secondo libro dei Re (2Re 2,1-9)
2022 Június 22 | tartam: 28:25
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignorePentecosteparolapredicazione2R Per lungo tempo, fino alla domenica di Pentecoste, ogni nostra preghiera è stata accompagnata dal saluto liturgico ad una sola voce che proclama che Cristo è risorto, veramente è risorto. Ne avremo nostalgia? Sì, ma questa gioia e questa consapevolezza ora sono scese nel nostro cuore, non sono più solo sulla bocca, nel canto, ma nella vita. E per questo chiediamo a noi stessi che quanto abbiamo ricevuto, la speranza che c'è stata donata, sia visibile nel cuore, nell'atteggiamento nel volto, siano cariche di amore le nostre parole. Questo nostro tempo è infatti il tempo che è ripieno dello spirito, non ha niente di ordinario, cioè di ovvio, di prevedibile, se è mosso e se è guidato dallo spirito. Se lo sguardo si apre ai popoli della terra, sappiamo ora più di ieri che a ciascuno di questi popoli devono essere portati la parola e i doni che abbiamo ricevuto. Quante volte Dio offerto ai suoi figli la parola dei Profeti e in quante forme si è manifestata la profezia, in ogni epoca e in ogni tempo, in maniera originale. In questo capitolo secondo del libro dei Re ci viene incontro Eliseo discepolo di Elia ed Elia stesso, profeta pieno di zelo contro i Bal, gli dei muti della fertilità. Eliseo chiede al maestro di ricevere ben due terzi del suo spirito e non chiede poco; è ambizioso, afferma di voler accogliere la sua eredità e di vivere in prima persona la missione accrescendo ciò che gli era stato dato. Fra questi due giganti, Elia ed Eliseo, scopriamo però anche un tessuto di discepoli chiamati i figli dei profeti. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 5:48 Lettura del secondo libro dei Re (2Re 2,1-9) 8:45 Commento sul secondo libro dei Re (2Re 2,1-9) Dal secondo libro dei Re (2Re 2,1-9) Quando il Signore stava per far salire al cielo in un turbine Elia, questi partì da Gàlgala con Eliseo. Elia disse a Eliseo: "Rimani qui, perché il Signore mi manda fino a Betel". Eliseo rispose: "Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò". Scesero a Betel. I figli dei profeti che erano a Betel andarono incontro a Eliseo e gli dissero: "Non sai tu che oggi il Signore porterà via il tuo signore al di sopra della tua testa?". Ed egli rispose: "Lo so anch'io; tacete!". Elia gli disse: "Eliseo, rimani qui, perché il Signore mi manda a Gerico". Egli rispose: "Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò"; e andarono a Gerico. I figli dei profeti che erano a Gerico si avvicinarono a Eliseo e gli dissero: "Non sai tu che oggi il Signore porterà via il tuo signore al di sopra della tua testa?". Rispose: "Lo so anch'io; tacete!". Elia gli disse: "Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano". Egli rispose: "Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò". E procedettero insieme. Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono di fronte, a distanza; loro due si fermarono al Giordano. Elia prese il suo mantello, l'arrotolò e percosse le acque, che si divisero di qua e di là; loro due passarono sull'asciutto. Appena furono passati, Elia disse a Eliseo: "Domanda che cosa io debba fare per te, prima che sia portato via da te". Eliseo rispose: "Due terzi del tuo spirito siano in me". #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Don Francesco Tedeschi sul libro della Genesi (Gen 4,1-16)
2022 Június 21 | tartam: 28:21
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloDon Francesco Tedesc Abbiamo ascoltato questo racconto di Caino e Abele, una storia antica eppure attualissima. Lo vediamo attorno a noi, nelle tante immagini di violenze e di guerra, che sembrano essere diventate come uno sfondo delle nostre esistenze e davanti a cui tante volte sembra facile anche abituarsi. Ma proprio questo racconto, all'inizio della scrittura, ci pone davanti alla violenza dell'uomo come qualcosa a cui non si può mai rimanere indifferente; e allora tornare ad ascoltare insieme queste parole nella preghiera della sera ci aiuta. Dio è presente in questo racconto e nella vita dei due fratelli, tanto che a lui offrono sacrifici; e si fa presente in particolare proprio nella vita di Caino, quando si accorge del peccato che è accovacciato alla porta del suo cuore. Dio si fa presente con la sua parola e questa è la sua unica arma, per impedire la violenza. Sì, Dio è disarmato davanti alla violenza degli uomini. Ma il Signore ha fiducia nell'uomo, anche in Caino. Sa che lui può dominare questo istinto malvagio, ma deve ascoltare la sua parola. Il peccato di Caino, prima di uccidere suo fratello, è nel non ascoltare. Allora diamo spazio all'ascolto, alla sua parola, perché è solo con questa parola che possiamo dominare il male, anche nel nostro cuore. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 13:07 Lettura del libro della Genesi (Gen 4,1-16) 16:08 Commento sul libro della Genesi (Gen 4,1-16) Dal libro della Genesi (Gen 4,1-16) Adamo conobbe Eva sua moglie, che concepì e partorì Caino e disse: "Ho acquistato un uomo grazie al Signore". Poi partorì ancora Abele, suo fratello. Ora Abele era pastore di greggi, mentre Caino era lavoratore del suolo. Trascorso del tempo, Caino presentò frutti del suolo come offerta al Signore, mentre Abele presentò a sua volta primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: "Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovresti forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, e tu lo dominerai". Caino parlò al fratello Abele. Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. Allora il Signore disse a Caino: "Dov'è Abele, tuo fratello?". Egli rispose: "Non lo so. Sono forse io il custode di mio fratello?". Riprese: "Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto, lontano dal suolo che ha aperto la bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano. Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra". Disse Caino al Signore: "Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono. Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e dovrò nascondermi lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi ucciderà". Ma il Signore gli disse: "Ebbene, chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!". Il Signore impose a Caino un segno, perché nessuno, incontrandolo, lo colpisse. Caino si allontanò dal Signore e abitò nella regione di Nod, a oriente di Eden. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera per la pace. Meditazione di Andrea Riccardi sul libro del profeta Isaia (Is 9,1-6)
2022 Június 20 | tartam: 30:01
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignorepaceUcrainaAndrea Riccardigius Perché una grande esultanza nel popolo? Camminava nelle tenebre e vide una grande luce, sì una luce rifulse su coloro che abitavano in terra tenebrosa. Non vedono il presente o il futuro, perché il buio della guerra li circonda. La guerra è una tenebra fitta; alcuni ormai sono abituati a vivere al buio da anni, come i siriani, i cui i bambini non hanno conosciuto altro che la guerra e mai la luce della pace. Molti hanno lasciato la Siria, più di 5 milioni e mezzo, la più alta cifra di rifugiati per un paese nel mondo, ma non hanno trovato luce. Anzi, buio nei campi, buio in Libano, che oggi manca di elettricità; notti oscure delle traversate o delle attese senza fine. Gli ucraini non hanno conosciuto questa primavera, ma sono avvolti da mesi in un inverno senza fine, in una guerra lenta e implacabile, che distrugge il paese. Ricorda spesso Papa Francesco che ci siamo abituati al loro buio, la guerra, perchè tanto non possiamo far nulla per illuminare la loro vita. Vorrei anche ricordare le popolazioni del nord del Mozambico attaccate da una guerriglia insensata che semina terrore Davanti a queste terre di tenebre appena evocate, la parola del profeta Isaia brilla come una luce. Ma è possibile far luce? E’ possibile dare luce? Eppure il profeta dice:”Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete, perché perché un bambino è nato per noi, c'è stato dato un figlio”. Forse potrebbe essere anche un bambino qualsiasi, nato in questi giorni, il germe di un uomo è di una donna nuovi, che sappiano finalmente darci quella pace che la nostra generazione di adulti non riesce a dare. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:23 Lettura del libro del profeta Isaia (Is 9,1-6) 10:40 Commento sul libro del profeta Isaia (Is 9,1-6) Dal libro del profeta Isaia (Is 9,1-6) Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Perché tu hai spezzato il giogo che l'opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Madian. Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso di sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco. Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre. Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti. #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Don Francesco Tedeschi sul Vangelo di Matteo (Mt 6, 19-23)
2022 Június 17 | tartam: 25:45
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla Bibbiad C’è un legame tra gli occhi, lo sguardo e il cuore dell'uomo e Gesù ci aiuta a capire il senso della nostra vita e la vita del mondo in cui viviamo, attraverso la sua parola. In fondo proprio nella preghiera della sera ascoltare la parola del Signore ci aiuta a connettere il cuore al nostro sguardo, agli sguardi che abbiamo incrociato durante la nostra giornata, alle immagini che sono passate davanti ai nostri occhi. “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio” aveva detto Gesù nelle beatitudine. E allora bisogna educare il nostro sguardo, i nostri occhi ed è importante imparare a vedere con il cuore, cioè non in maniera superficiale, distratta, virtuale, ma proprio per questo dobbiamo prima di tutto curare il nostro cuore. E Gesù sa che sempre il nostro cuore in fondo è alla ricerca di un tesoro. Gesù non disprezza mai la ricerca e la sete di felicità che c'è in ogni uomo, anzi quando descrive il regno dei cieli lo paragona a un uomo che trova un tesoro nascosto nel campo. Allora dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. E queste parole del Vangelo ci interrogano non solo sulle nostre ricerche personali di felicità, ma su che cosa questo mondo indica come tesoro, come ricchezza. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:19 Lettura del Vangelo di Matteo (Mt 6, 19-23) 9:45 Commento sul Vangelo di Matteo (Mt 6, 19-23) Dal Vangelo di Matteo (Mt 6, 19-23) Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. La lampada del corpo è l'occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra! #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di mons. Vincenzo Paglia sul Vangelo di Matteo (Mt 10,26-33)
2022 Június 15 | tartam: 28:06
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignorePentecosteVincenzo Pagliaparola Il Vangelo che abbiamo ascoltato riporta la seconda parte del grande discorso missionario di Gesù ai Dodici. Alla fine del capitolo precedente, il capitolo 9, Gesù - nota l'evangelista - si era commosso sulle folle che lo seguivano, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore e decide, per questa compassione, di raccogliere i Dodici ed inviarli, per compiere la sua stessa missione, dando loro il suo stesso potere. E li avverte, in questa seconda parte, di non aver paura degli uomini; forse mentre parlava, Gesù leggeva negli occhi di quel piccolo gruppo di Dodici qualche timore di fronte a quella folla; chiunque di quei Dodici avrebbe potuto dire:”Ma cosa posso fare di fronte a tanta gente? Come posso rispondere alle innumerevoli domande che vengono poste? Come riuscirò a superare le numerose difficoltà che si presentano?”. E gli interrogativi potrebbero continuare, anche per noi:”Cosa possiamo fare di fronte a questo tempo così difficile?”. Eppure Gesù disse loro più di una volta ”Non abbiate paura” anzi li esorta a predicare sulle terrazze, sui tetti, quello che hanno sentito nel segreto. “Quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti”. Quelle parole che Gesù rivolge a quel gruppo dei Dodici nell'intimità della loro fraternità, loro sono chiamati a praticarlo e a comunicarlo, uscendo dal loro piccolo cerchio. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 6:45 Lettura del Vangelo di Matteo (Mt 10,26-33) 8:48 Commento sul Vangelo di Matteo (Mt 10,26-33) Dal Vangelo di Matteo (Mt 10,26-33) Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri! Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli. #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Marco Gnavi sulla lettera di Giacomo 3, 1-12
2022 Június 14 | tartam: 30:25
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloMt 5 13-16saleterr #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Andrea Riccardi sul libro del profeta Isaia (Is 1,10-21)
2022 Június 13 | tartam: 29:31
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloGv 10 1-10pastorep #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della Santa Croce
2022 Június 10 | tartam: 28:51
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaG #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Mons. Vincenzo Paglia sul Vangelo di Luca (Lc 5,1-11)
2022 Június 7 | tartam: 32:25
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloMt 5 13-16saleterr Il brano evangelico, che abbiamo ascoltato, ci riporta all'inizio della predicazione di Gesù: la chiamata dei primi quattro discepoli. Anche noi, questa sera, come quelle folle, siamo radunati per ascoltare la parola del Vangelo; tutti abbiamo i nostri occhi fissi sul volto del Signore, perché quella parola ci tocca il cuore, perché quella parola finalmente ci fa alzare lo sguardo da noi stessi, ci fa uscire dai nostri luoghi abituali e ci mette tutti su quella riva del mare di Genesaret ad ascoltare il Signore. Ascoltiamo questa pagina dopo aver celebrato la festa della Pentecoste, l'inizio della predicazione della Chiesa, quella volta, senza Gesù. Ma in realtà tra questi due inizi c'è una cosa in comune, la parola di Dio. E’ il Vangelo che attrae quelle folle, quei discepoli, come quel giorno di Pentecoste, quando tutti i popoli radunati davanti a quella porta del Cenacolo, ascoltavano la predicazione; e c'è un parallelismo che ci coglie, che ci colpisce. Qui è Gesù che parla e parla però dalla barca di Simone; nella Pentecoste è Simone, è Pietro, che parla, ma la parola è la stessa, quella di Gesù, come a indicare che il cammino della chiesa è segnato sempre dall'ascolto della parola di Dio, ascoltata e predicata. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 7:36 Lettura del Vangelo di Luca (Lc 5,1-11) 10:15 Commento sul Vangelo di Luca (Lc 5,1-11) Dal Vangelo di Luca (Lc 5,11-11) Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca". Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: "Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore". Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: "Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini". E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione del card. Cristóbal López Romero sul Vangelo di Matteo (5,13-16)
2022 Június 5 | tartam: 59:41
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloGv 10 1-10pastorep Sono Cristobal Lopez, prete salesiano e incidentalmente da qualche anno Vescovo di Rabat e Cardinale. Vengo da Rabat, in Marocco, una diocesi bella ma piccola, 30.000 cristiani in un paese di 37 milioni di mussulmani. Siamo 30.000, provenienti da cento paesi diversi. Spesso ci si chiede: ma vale la pena fare tanta strada, anche 500 kilometri per celebrare la messa con sette persone? Papa Francesco, quando ha visitato la nostra diocesi nel 2017, ha detto:" Il problema non è essere pochi, il vero problema sarebbe sale che ha perso sapore o luce che non illumina nessuno. Il problema non è essere pochi!". Il problema non è essere pochi o molti ma essere autentici, essere sale e luce per tanti. E' più importante l'autenticità della nostra vita e della nostra testimonanza, che non la nostra quantità. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 13:57 Lettura del Vangelo di Matteo (Mt 5,13-16) 15:25 Commento sul Vangelo di Matteo (Mt 5,13-16) Dal Vangelo di Matteo (Mt 5,13-16) Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera.Meditazione di Don Marco Gnavi sul libro degli Atti degli Apostoli (At 1,12-14)
2022 Június 4 | tartam: 26:31
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangelopentecoseSpiritoGi Questa sera la nostra preghiera per i malati è illuminata in maniera speciale dalla memoria di Maria, Madre della Chiesa. Il libro degli Atti lo abbiamo ascoltato ce la mostra con gli apostoli le donne e i fratelli di Gesù, mentre erano assieme, perseveranti e concordi nella preghiera. Essere perseveranti e concordi nella preghiera fu la premessa della Pentecoste; ma anche noi siamo qui radunati assieme con fiducia e gratitudine cercando di essere perseveranti e concordi nella preghiera. Maria, che nell'antico mosaico.dell’abside di Santa Maria in Trastevere è cinta dalla braccia del Signore, accompagna la nostra invocazione e, ripiena di Spirito Santo, aiuta ogni comunità credente a essere con lei e come lei, madre, siì madre; e ogni fratello e ogni sorella, feriti dalla malattia, hanno bisogno di adozione da parte di questa madre, di amore tenace, di preghiera. Essi stessi questi fratelli e queste sorelle sono un appello alla nostra comunione e alla creatività e intelligenza dell'amore. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 6:05 Lettura del libro degli Atti degli Apostoli (At 1,12-14) 7:35 Commento sul libro degli Atti degli Apostoli (At 1,12-14) Dal libro degli Atti degli Apostoli (At 1,12-14) Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo. Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui. #santegidio #preghiera #malati • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Liturgia di Pentecoste
2022 Június 3 | tartam: 24:36
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaG #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Don Francesco Tedeschi sul Vangelo di Giovanni (Gv 14, 15-21)
2022 Június 1 | tartam: 28:15
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreAndrea Riccardi1Tm 2 1-8governa 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 7:22 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 14, 15-21) 9:01 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 14, 15-21) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 14, 15-21) Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PStorie dall'Ucraina: gli aiuti umanitari e l'impegno di Sant'Egidio a Ivano-Frankivs'k
2022 Lehet 31 | tartam: 28:16
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioDon Angelo RomanoLc 1 39-56Visitazione A Ivano-Frankivs'k nel centro della Comunità di Sant'Egidio tre volte la settimana vengono distribuiti aiuti umanitari ai profughi. Livia afferma di essersi trasferita qui dalla regione di kharkiv all'inizio di marzo. Lavorava da casa per un museo, ma ora ha perso il lavoro. L'aiuto dei volontari è importante per lei: "ho due figlie di 15 e 9 anni, siamo arrivate qui insieme, qui ci hanno accolto con ospitalità. Siamo molto grate a tutte le persone a tutti i volontari che non ci hanno mai lasciato sole". Svetlana si è trasferita a Ivano-Frankivs'k da Slov"jans'k un mese e mezzo fa. La donna dice che da quando ha lasciato la sua città ha cercato di vivere con i propri risparmi che però stanno finendo, quindi finché non trova lavoro Ivano-Frankivs'k i volontari la aiutano con il cibo. "Senza di loro non saremmo in grado di affrontare questa situazione e questo nonostante avessi un lavoro e avessimo dei risparmi. Sono riuscita a portarmi alcune cose, ma non ci sono abbastanza soldi". Alina confeziona kit con prodotti alimentari igienici per i profughi. La donna racconta di essersi trasferita da Berdiansk e di essere andata presso la casa della Comunità di Sant'Egidio per ricevere aiuto e poi ha deciso di fare volontariato qui. "Ho deciso di aiutare qui, di non sedermi e non guardare la TV in modo che la mia anima non fosse distratta da quello che sta succedendo lì in città. Ho deciso di venire qui e aiutare le persone che vengono qui come me e che hanno bisogno di aiuto". "Prendi questo che il tuo padre, salutamelo, digli di venire a trovarci". Adriana è della Comunità di Sant'Egidio da 3 anni, dice che qui è sempre stata responsabile del lavoro con i giovani. Ora distribuisce aiuti umanitari ai profughi, li aiuta a scegliere ciò che si adatta alle loro preferenze e taglie. "Certo, voglio che ognuno trovi ciò che più adatto a sè. ciò di cui ha bisogno, ciò che più gli piace". Prima della guerra, i membri della Comunità di Sant'Egidio a Ivano-Frankivs'k distribuivano cibo due volte a settimana alle persone in difficoltà. I volontari stanno ancora continuando questo lavoro e hanno affittato locali per organizzare gli aiuti umanitari e donarli ai profughi. Prodotti e medicinali arrivano dall'Italia afferma il coordinatore Ivan. "Spesso ci sono code anche dalle 6 del mattino, facciamo del nostro meglio per organizzarci in modo da far stare tutti a proprio agio, senza fargli attendere troppo, così le persone ricevono aiutare rapidamente e vanno via. Ci sono tante situazioni diverse, a volte viene qualcuno con i genitori, qualcuno ha i genitori in ospedale, qualcuno ha i bambini piccoli, qui offriamo loro tè e biscotti, possono sedersi e raccontare le loro storie. Molti sono stupiti per questo, a qualcuno viene persino da piangere". Ivan dice che nei giorni in cui vengono serviti i profughi qui aiutano circa 100 persone. #santegidio #ucraina #aiutiumanitari • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/Festa della Visitazione. Meditazione di don Angelo Romano sul Vangelo di Luca (Lc 1,39-56)
2022 Lehet 30 | tartam: 29:41
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloGv 10 1-10pastorep La chiesa celebra oggi la festa della Visitazione di Maria a Elisabetta e viviamo questa giornata alla luce della invocazione per la pace, fatta da papa Francesco al termine di questo mese di maggio, dedicato tradizionalmente alla Madre del Signore. Siamo tutti preoccupati per la situazione che vediamo in Ucraina, per le vittime innocenti, per i bambini, gli anziani, per i tanti profughi; come in tante altre situazioni della storia, la chiesa ricorre con fiducia all’intercessione della Madre del Signore, come una risorsa fondamentale o riparo dalle tempeste, che il male suscita nella storia degli uomini. E nella storia di Maria, nelle parole che abbiamo ascoltato, pronunciate in occasione della sua visita a Elisabetta, vi è una profonda sorgente di consolazione, di sostegno nella debolezza, di forza nella difficoltà. Nel Magnificat, che scaturisce dall'incontro di quelle due donne, ambedue deboli, sebbene una giovane e l'altra avanti negli anni, vi è tutto questo. Il Magnificat è un canto, che rivela la spiritualità degli anawim biblici, ossia di quei fedeli che si riconoscevano poveri, non solo nell’estraneità dalla ricchezza e dal potere, ma anche nell'umiltà profonda del cuore, per questo aperto alla grazia di Dio. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 13:41 Lettura del Vangelo di Luca (Lc 1,39-56) 16:02 Commento sul Vangelo di Luca (Lc 1,39-56) Dal Vangelo di Luca (Lc 1,39-56) In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo . Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo . E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto". Allora Maria disse: "L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre". Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PFesta dell'Ascensione. Liturgia eucaristica con la Comunità di Sant'Egidio
2022 Lehet 27 | tartam: 27:31
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaG #santegidio • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della Santa Croce
2022 Lehet 25 | tartam: 24:56
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoredon Marco GnaviGv 6 22-35miseri #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Marco Gnavi sul Vangelo di Marco (Mc 2,18-22)
2022 Lehet 24 | tartam: 30:28
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioguerrapaceUcrainaIsaiaAndrea Riccardi #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Marco Impagliazzo sul Vangelo di Giovanni (Gv 8,31-36)
2022 Lehet 23 | tartam: 25:35
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloGv 10 1-10pastorep #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Francesco Tedeschi sugli Atti degli apostoli (At 16, 6-15)
2022 Lehet 20 | tartam: 26:36
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaG #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Marco Gnavi sul Vangelo di Giovanni (Gv 6,22-35)
2022 Lehet 18 | tartam: 29:16
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoredon Marco GnaviGv 6 22-35miseri Il Vangelo di Giovanni ci narra di come Gesù avesse da poco moltiplicato i pani e i pesci e quanti erano stati saziati dalla sua misericordia lo cercavano. Gesù però non era sulla barca con i discepoli e per questo la folla da Tiberiade prese altre barche e si recò a Cafarnao alla sua ricerca. Ma anche noi cerchiamo il Signore e ci dirigiamo verso di lui. Ci orientano i segni che ci sono stati offerti: la preghiera per la pace, che abbiamo celebrato lunedì, con tutto il suo corollario di dolori di paesi di sofferenza, ci orienta il bisogno di senso in questo tempo così difficile, ci orienta verso Gesù la richiesta di dignità e di amore che sale dai più fragili. E abbiamo visto moltiplicare la compassione per le folle anche attraverso le nostre mani e i nostri cuori. Ma dov'è ora il Signore? Il Vangelo ricorda lo stupore di chi lo cercava e trovatolo al di là del mare gli dissero:”Rabbì quando sei venuto qua?”. E il Signore effettivamente li aveva preceduti, ma dovremmo dire sempre il Signore ci precede. Mentre camminiamo, lui è già qui ad attenderci, a interrogare il nostro cuore e il cuore di ogni comunità dei discepoli, la chiesa stessa. E chiede in maniera tanto chiara:”Procuratevi non il cibo che perisce ma quello che dura per la vita eterna e che il figlio dell'uomo vi darà, perché su di lui il padre Dio ha messo il suo sigillo”. Molte cose passano, ma c'è qualcosa che non passa: è la parola vivente del Signore Gesù, la sua presenza in mezzo a noi. La violenza di questo tempo mostra la vanità e la vacuità di tante cose Tutto può finire, tutto si può ridurre in nulla, ma attraverso le generazioni e in ogni condizione la parola di Dio è viva. Bisogna cercare non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 6:39 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 6,22-35) 9:54 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 6,22-35) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 6,22-35) Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, vide che c'era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie. Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: "Rabbì, quando sei venuto qua?". Gesù rispose loro: "In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo". Gli dissero allora: "Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?". Gesù rispose loro: "Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato". Allora gli dissero: "Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo". Rispose loro Gesù: "In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo". Allora gli dissero: "Signore, dacci sempre questo pane". Gesù rispose loro: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Marco Impagliazzo sulla Lettera agli Efesini (Ef 3,14-21)
2022 Lehet 17 | tartam: 31:59
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDiopopoloEf 3 14-21muropredicazionecarit Il capitolo terzo della lettera agli Efesini si apre con una dichiarazione dell'apostolo che si dichiara prigioniero, cioè ci dice che è in carcere, “Paolo, il prigioniero di Cristo, per voi pagani”; in carcere per la sua fede e per la sua predicazione, Paolo ha ricevuto dal Signore il compito di comunicare il Vangelo a tutti, a tutti i popoli, anche i pagani, un vero e proprio mandato - come ci dice in questa lettera agli Efesini, come ci dice nella Lettera ai Romani - e lui si considera semplicemente uno strumento della volontà del Signore. Ha ricevuto un mandato: ebrei e non ebrei nella chiesa, a partire dalla predicazione dell'apostolo, si incontrano su un piano di parità. Il muro in Cristo è abbattuto. È scritto nel secondo capitolo di questa stessa lettera e insieme ebrei e non ebrei formano il nuovo popolo di Dio. Ma l'unificazione. l'unità tra i due popoli non è automatica, non cala dall'alto, ma deve essere conquistata giorno dopo giorno, incontro dopo incontro. A partire dalla predicazione, vivendo questa unità, tra chi prima era separato da un muro, la chiesa annuncia che è possibile la fraternità tra i popoli, ma anche comunica in modo concreto l'unicità di Dio. Non è un cammino facile - ci dice l’apostolo - ci sono molti contrasti e contraddizioni, perché è una via totalmente nuova, inedita, dono della grazia di Dio; è una via quella dell'unità, che apre nuovi spazi di libertà, di servizio e di carità per quella comunità, per questo va aperta ogni giorno e custodita ogni giorno. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 13:08 Lettura della Lettera agli Efesini (Ef 3,14-21) 15:01 Commento sulla Lettera agli Efesini (Ef 3,14-21) Dalla Lettera agli Efesini (Ef 3,14-21) Per questo io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni discendenza in cielo e sulla terra, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell'uomo interiore mediante il suo Spirito. Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, e di conoscere l'amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio. A colui che in tutto ha potere di fare molto più di quanto possiamo domandare o pensare, secondo la potenza che opera in noi, a lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera per la pace. Meditazione di Andrea Riccardi sul libro del profeta Isaia (Is 55, 6-11)
2022 Lehet 16 | tartam: 31:01
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignorepaceUcrainaAndrea Riccardigius Questa sera, come ogni mese, preghiamo per la pace in tanti paesi, che soffrono la violenza e la guerra. Arricchisce la nostra preghiera, la presenza dell'arcivescovo di Montevideo, il cardinale Sturla, che saluto; viene da un paese non grande ma con una sua grandezza, dove cristianesimo vivace e laicità si intrecciano. E’ un paese a noi caro per tanti motivi, ma uno, in particolare: perché è un paese che ha insegnato al mondo la vanità della pena di morte, avendola abolita più di 110 anni fa. Cari amici, c'è tanto bisogno di pregare per la pace, c'è chiesto dalle grida di dolore, che giungono a noi dall'Ucraina, dove si combatte e la popolazione civile è provata duramente. Lo abbiamo sentito dalle testimonianze dei numerosi ucraini che abbiamo accolto e ospitato: persone dolenti, ma sempre forti, perché figli di un popolo che da almeno un secolo ben conosce il patire di guerre successive, di carestia e di violenza. E allora preghiera dei credenti e lamento dei sofferenti si intrecciano in una invocazione per la pace. Non capiamo il perché di tanta violenza, ragioni storiche e geopolitiche non la spiegano in maniera esauriente; c'è una forza del male che si incarna nella guerra e allora ci viene la tentazione di pensare che la storia sia abbandonata al caos, al caos dei Signori della Guerra, al caos del mare dell'odio, che si stende in troppe terre. La parola del Signore, però, illumina la cronaca drammatica di questi ultimi mesi. Oggi, quella del secondo Isaia ci richiama al fatto che la storia non è abbandonata a un destino casuale. Non è abbandonata a forze cieche e cattive come tante volte pensiamo e ci lasciamo prendere dal pessimismo, quel pessimismo che genera indifferenza. Il secondo Isaia parlando ad un popolo esiliato, depresso, tentato dal conformismo dei vinti rispetto a forze ben più grandi, ricorda che colui che ha creato il mondo è anche il Signore della storia, è il redentore di Israele, è la guida dei popoli. No, il Signore non è lontano, non siamo abbandonati nel mare aperto della storia, in mezzo alle tempeste. E allora suona forte, come una rassicurante presa di distanza dai progetti su questo mondo, con il loro carico di violenza, progetti fatti dai Signori della guerra e da quelli che si credono Signori della storia, suona forte la parola di Dio che abbiamo ascoltato “perché i miei pensieri non sono i vostri le vostre vie non sono le mie e quanto il cielo sovrasta la terra le mie vie sovrastano le vostre vie e i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri”. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 9:51 Lettura del libro del profeta Isaia (Is 55, 6-11) 11:42 Commento sul libro del profeta Isaia (Is 55, 6-11) 27:47 Saluto e benedizione del card. Daniel Fernando Sturla Berhouet, arcivescovo di Montevideo (Uruguay) Dal libro del profeta Isaia (Is 55, 6-11) Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata. #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di mons. Vincenzo Paglia sul Vangelo di Luca (Lc 24,44-49)
2022 Lehet 13 | tartam: 36:01
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaG Il Vangelo che abbiamo ascoltato chiude il giorno di Pasqua del Signore risorto; l'evangelista Luca racchiude Il mistero della Pasqua solo in quel giorno, non parla dei 40 giorni, non racconta le diverse apparizioni, i diversi incontri, come a volerci far sostare nella Pasqua raccontata in quel solo giorno, nel quale ha passato la gran parte delle ore con i due discepoli di Emmaus. Sono due discepoli di cui conosciamo il nome solo di uno, mentre l'altro è sconosciuto. Ma quel che sorprende di questa pagina evangelica e ci fa riflettere è che Gesù in quella sera aprì loro la mente per comprendere le Scritture. E’ il senso della nostra preghiera serale; anche quel giorno era sera e Gesù Risorto apparve ai discepoli riuniti nel Cenacolo. Preghiamo insieme e ascoltiamo insieme la parola del Signore che ci confida Il mistero della Pasqua: Cristo morto e risorto deve essere predicato a tutti i popoli della terra, cominciando da Gerusalemme. C'è come un'ansia di universalità, già in quella sera, come nella nostra preghiera di ogni sera; un'ansia di universalità, perché la parola del Signore possa essere efficace sempre e noi crediamo soprattutto in questo tempo. Dice Gesù in Luca “Di questo voi siete testimoni”. L'evangelista Luca sottolinea la parola testimoni, come il compito affidato sia ai Dodici, sia a tutta la chiesa. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 22:33 Lettura del Vangelo di Luca (Lc 24,44-49) 24:16 Commento sul Vangelo di Luca (Lc 24,44-49) Dal Vangelo di Luca (Lc 24,44-49) Poi disse: "Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi". Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture 46e disse loro: "Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Marco Impagliazzo del primo Libro di Samuele (1Sam 3,1-10)
2022 Lehet 11 | tartam: 28:30
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignore1Sam 3 1-10Marco ImpagliazzoSam Il primo libro di Samuele ci descrive il giorno in cui Samuele incontrò per la prima volta il Signore, ascoltando la sua parola. Era un giovane, serviva il Signore sotto la guida di un uomo più grande e più anziano di lui, Eli; e quel giovane sta accanto all'arca di Dio e dorme. Già questo questa parola della Scrittura ci dice che succede, accade, di dormire anche nel tempio, cioè nella chiesa, nel luogo dove è custodita la Parola del Signore. La scrittura descrive questa situazione e colloca la convocazione di quel giovane proprio mentre è coricato e la lampada di Dio non è ancora spenta. Mentre il giovane dorme, la luce del Signore resta accesa, continua a illuminare. E’ l'esperienza di tante nostre giornate, viviamo nel luogo dove il Signore parla, dove è custodita la sua parola e, in un certo senso, dormiamo. Ci sono tanti modi per dormire e, quando si dorme, è difficile ascoltare, riconoscere chi parla e anche il senso e il valore di quello che ascoltiamo. La parola del Signore sta dicendo una cosa importante, proprio anche a tanti giovani; si ascolta, si vive nella comunità cioè nella chiesa, si sta accanto alla parola di Dio, magari si ha una certa familiarità con essa, eppure si percepisce tutto come in un sonno. Le parole sembrano non toccare il cuore, perché in fondo non arrivano al cuore la scrittura. Ma il Signore continua a chiamare Samuele e a chiamare noi. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 6:58 Lettura del primo Libro di Samuele (1Sam 3,1-10) 9:29 Commento sul primo Libro di Samuele (1Sam 3,1-10) Dal primo Libro di Samuele (1Sam 3,1-10) Il giovane Samuele serviva il Signore alla presenza di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti. E quel giorno avvenne che Eli stava dormendo al suo posto, i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l'arca di Dio. Allora il Signore chiamò: "Samuele!" ed egli rispose: "Eccomi", poi corse da Eli e gli disse: "Mi hai chiamato, eccomi!". Egli rispose: "Non ti ho chiamato, torna a dormire!". Tornò e si mise a dormire. Ma il Signore chiamò di nuovo: "Samuele!"; Samuele si alzò e corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Ma quello rispose di nuovo: "Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!". In realtà Samuele fino ad allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. Il Signore tornò a chiamare: "Samuele!" per la terza volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. Eli disse a Samuele: "Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: "Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta"". Samuele andò a dormire al suo posto. Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: "Samuele, Samuele!". Samuele rispose subito: "Parla, perché il tuo servo ti ascolta". #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Andrea Riccardi sul libro del profeta Isaia (Is 45,14-19)
2022 Lehet 10 | tartam: 30:26
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioAndrea RiccardiIsaiaprofetapopoloIs 4 Un popolo in esilio ascolta parlare il profeta, il quale gli comunica una grande visione. Ma questo popolo è relegato in un angolo piccolo della storia; succedeva agli Ebrei ascoltatori del Profeta esuli in Babilonia. Succede a un gruppo di rifugiati, succede a tutti noi. Cosa può una piccola comunità? Che cosa si può fare? Il profeta annuncia una visione di pace e unità del mondo. Cita tre popoli lontani, Egiziani, Etiopi e Sabei e questi si prostreranno al popolo di Dio, per la sua missione di salvezza e di unità nel mondo. Ma non lo faranno perché Israele li ha vinti con la forza, ma saranno convinti da una presenza in mezzo a loro. Solo in te è Dio, non ce ne sono altri, non esistono altri dei - diranno - non esistono altri dei e riconosceranno, pur venendo da storie e culti diversi, il Dio di Israele. Eppure allora gli Dei delle Nazioni sembravano vincenti, mentre il Dio di Israele sembrava che avesse lasciato sconfitto il suo popolo, deportato. E Gerusalemme era distrutta; non era l'ora di una grande visione. Il popolo di Israele, che avrebbe dovuto essere lo strumento per realizzarla, era spaventato dal Dio babilonese Marduk. Gli Dei delle Nazioni, gli idoli, le idolatrie non sono archeologia, non sono passato. Oggi in modo raffinato, ma implacabile, si fabbricano gli dei, imposti con la propaganda: un idolo è una mentalità una cultura, talvolta una politica. La realtà può sembrare questa, la sopraffazione degli Dei delle Nazioni. Ma il profeta rivela una caratteristica stupefacente del Dio a nome del quale parla: “Veramente tu sei un Dio nascosto, Dio d'Israele salvatore". Il Dio nascosto, un Dio che si nasconde, perché il Dio che si nasconde è un Dio che non si impone alla maniera sgargiante delle Corti orientali, non si impone in modo arrogante e prepotente come i potenti di questo mondo. Addirittura così nascosto che i credenti arrivano talvolta a rimproverarlo: “quando succedeva questo tu dov'eri nascosto?”. La potenza di Dio non è quella dei piccoli potentati umani o degli Dei delle Nazioni Ma il profeta rassicura il popolo e rassicurando il popolo rassicura noi “Non patirete ignominia, vergogna, per i secoli eterni. Israele sarà salvato dal Signore per i secoli eterni”. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:50 Lettura del libro del profeta Isaia (Is 45,14-19) 15:36 Commento sul libro del profeta Isaia (Is 45,14-19) Dal libro del profeta Isaia (Is 45,14-19) Così dice il Signore: "Le ricchezze d'Egitto e le merci dell'Etiopia e i Sebei dall'alta statura passeranno a te, saranno tuoi; ti seguiranno in catene, si prostreranno davanti a te, ti diranno supplicanti: "Solo in te è Dio; non ce n'è altri, non esistono altri dèi"". Veramente tu sei un Dio nascosto, Dio d'Israele, salvatore. Saranno confusi e svergognati quanti s'infuriano contro di lui; se ne andranno con vergogna quelli che fabbricano idoli. Israele sarà salvato dal Signore con salvezza eterna. Non sarete confusi né svergognati nei secoli, per sempre. Poiché così dice il Signore, che ha creato i cieli, egli, il Dio che ha plasmato e fatto la terra e l'ha resa stabile, non l'ha creata vuota, ma l'ha plasmata perché fosse abitata: "Io sono il Signore, non ce n'è altri. Io non ho parlato in segreto, in un angolo tenebroso della terra. Non ho detto alla discendenza di Giacobbe: "Cercatemi nel vuoto!". Io sono il Signore, che parlo con giustizia, che annuncio cose rette. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Angelo Romano sul Vangelo di Giovanni (Gv 10, 1-10)
2022 Lehet 9 | tartam: 29:10
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùVangeloGv 10 1-10pastorep Ieri abbiamo celebrato la domenica del Buon Pastore ed oggi la liturgia ci propone un passo del Vangelo di Giovanni, che precede quello nel quale Gesù usa proprio questa immagine, quella del Buon Pastore, per parlare di sé stesso. Gesù si trovava a Gerusalemme durante la festa della Dedicazione del Tempio; nel Vangelo di Giovanni si descrive uno scontro tra Gesù stesso ed alcuni Farisei, dopo la guarigione da parte di Gesù in giorno di sabato di un cieco nato. Dopo questo episodio Gesù pronuncia il discorso di cui abbiamo ascoltato la parte iniziale; le parole di Gesù che abbiamo ascoltato, dopo la Pasqua assumono un senso particolarmente profondo. Non sono Infatti solamente espressive di una volontà di Gesù, ma anche di quanto da lui vissuto durante la sua vita e particolarmente durante la sua passione morte e resurrezione. Durante il tempo della sua cattura si era compiuta la parola “percuoterò il pastore le pecore e saranno disperse”. I suoi discepoli erano fuggiti dopo la sua cattura e lo stesso Pietro, che lo aveva seguito da lontano insieme a Giovanni e a poche donne, alla fine lo aveva rinnegato, per paura di una serva. Ma poi il pastore era tornato ed era andato a cercare le sue pecore disperse; nei pressi del sepolcro era andato a cercare Maria nel Cenacolo i Dodici o i due discepoli in cammino triste verso Emmaus o i discepoli in Galilea ancora una volta. Gesù è andato a cercarli e a trovarli; la sua visita ha cambiato per sempre la loro esistenza, li ha investiti di una nuova gioia, con il desiderio di comunicarla, vincendo ogni resistenza e ogni paura. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:16 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 10, 1-10) 14:31 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 10, 1-10) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 10, 1-10) "In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei". Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: "In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Don Marco Gnavi sul Vangelo di Giovanni (Gv 8,12)
2022 Lehet 6 | tartam: 29:10
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaD Questa sera insieme confessiamo che tutti abbiamo bisogno della luce. Innanzi all'icona del volto del Signore splende la fiamma del cero pasquale e ne mostra tutta la sua bellezza e la sua forza. La Risurrezione del Signore è il mistero grande che le Scritture contengono, ma tanto grande da avere bisogno gli uni degli altri per comprenderlo e per viverlo. Questo segreto lo si riceve solo in unità gli uni con gli altri, radunati nello spirito e alla luce della Pasqua. Anche i volti delle sorelle dei fratelli e delle sorelle appaiono più nitidamente per ciò che sono: i compagni di viaggio, che Dio ci ha donato nel pellegrinaggio della vita. E così alla luce della Pasqua comprendiamo anche noi stessi, in modo nuovo, dentro questo popolo. Abbiamo bisogno di luce nel pellegrinaggio della vita verso la Terra promessa, ovunque siamo, possiamo riconoscere percorsi dolorosi dell'esodo dalla schiavitù alla libertà, dalla violenza alla pace. Pensiamo all’Ucraina, ma anche le nostre comunità in America Latina, particolarmente in Messico è in Colombia, conoscono le ferite dei poveri e dei migranti, come anche la sete di speranza che si legge nel cuore di tutte le generazioni. La luce, una nube luminosa, guidò il popolo di Israele nel deserto. Alla Festa delle Capanne, quella grande festa all'interno della quale Gesù nel Vangelo di Giovanni pronuncia le parole che abbiamo ascoltate, erano legate anche le musiche e le luci, la gioia e le candele. La luce nel primo testamento è tutto ciò che rischiara la strada verso Dio: la Legge, la Parola, la Sapienza. E nella festa delle Capanne a Gerusalemme Gesù parlò e disse: “Io sono la luce del mondo. Chi segue me non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:57 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 8, 12) 9:57 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 8, 12) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 8, 12) Di nuovo Gesù parlò loro e disse: "Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di mons. Ambrogio Spreafico sul libro di Ezechiele (Ez 37,15-28)
2022 Lehet 4 | tartam: 29:56
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreunitàpopoloprofetaezechieleEz Le parole, che abbiamo ascoltato, sono rivolte agli esiliati a Babilonia dal profeta Ezechiele, che aveva visto dissolversi quell'unità, che Dio aveva voluto mostrare al mondo intero fin dalle origini, attraverso il suo popolo, Israele. L’ingiustizia, la violenza, il peccato di idolatria sembravano avere messo in discussione definitivamente l'unità e la convivenza in Gerusalemme, tanto che la città appariva ormai un luogo inospitale e inabitabile. L’esilio e la dispersione furono la conseguenza, ma la parola profetica risveglia la speranza, aiuta a guardare oltre la delusione, il pessimismo ed anche ad accogliere la misericordia di Dio, che non ci condanna nel peccato, né permette che il mondo sia dominato dal male. Ezechiele, come altrove attesta il suo libro, non solo parla, ma mostra, fa vedere la parola che vuole comunicare, perché così Dio gli chiede più volte di fare. Sono quelli che gli studiosi chiamano le azioni simboliche del profeta, come quella che viene raccontata in questo brano dove Ezechiele mostra visibilmente quanto poi spiegherà. La parola di Dio è sempre anche possibilità di vedere e comprendere, perché spesso si è ciechi, sordi, si ascolta poco e quindi non si riesce a vedere in profondità, nelle vicende nel mondo e nel cuore degli altri. E’ bella l'immagine di Ezechiele: due legni con i nomi delle antiche tribù di Israele, uniti dalla mano del Profeta, come segno di unità di un popolo disperso è diviso, divisione che aveva contrassegnato la storia del popolo di Dio per diverso tempo dopo la morte del Re Salomone. E’ il profeta che li tiene uniti ed è la sua mano che diviene strumento verso l'unità, ma poi Dio aggiunge “Diventeranno una cosa sola in mano mia”. E’ il Signore l'artefice dell'unità, ma essa si manifesta attraverso il profeta; il profeta è strumento prezioso nelle mani di Dio, perché quel popolo ritrovi l'unità perduta. Soprattutto egli deve far vedere qualcosa che non si vede e che sembrava impossibile. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 6:02 Lettura del libro del profeta Ezechiele (Ez 37,15-28) 9:16 Commento sul libro del profeta Ezechiele (Ez 37,15-28) Dal libro del profeta Ezechiele (Ez 37,15-28) Mi fu rivolta questa parola del Signore: "Figlio dell'uomo, prendi un legno e scrivici sopra: "Giuda e i figli d'Israele uniti a lui"; poi prendi un altro legno e scrivici sopra: "Giuseppe, legno di Èfraim, e tutta la casa d'Israele unita a lui". Accostali l'uno all'altro in modo da fare un legno solo, che formino una cosa sola nella tua mano. Quando i figli del tuo popolo ti diranno: "Ci vuoi spiegare che cosa significa questo per te?", tu dirai loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io prendo il legno di Giuseppe, che è in mano a Èfraim, e le tribù d'Israele unite a lui, e lo metto sul legno di Giuda per farne un legno solo; diventeranno una cosa sola in mano mia. Tieni in mano sotto i loro occhi i legni sui quali hai scritto e di' loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò i figli d'Israele dalle nazioni fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nella loro terra: farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d'Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né saranno più divisi in due regni. Non si contamineranno più con i loro idoli, con i loro abomini e con tutte le loro iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato, li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Il mio servo Davide regnerà su di loro e vi sarà un unico pastore per tutti; seguiranno le mie norme, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica. Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli, per sempre; il mio servo Davide sarà loro re per sempre. Farò con loro un'alleanza di pace; sarà un'alleanza eterna con loro. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Le nazioni sapranno che io sono il Signore che santifico Israele, quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre". #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PFesta degli apostoli Filippo e Giacomo. Meditazione di Don Francesco Tedeschi su Gv 14, 7-14
2022 Lehet 3 | tartam: 27:56
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaG “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto Filippo?”. Ecco, ascoltiamo fratelli e sorelle questa domanda di Gesù in questa preghiera della sera in cui con tutta la chiesa facciamo memoria degli Apostoli Filippo e Giacomo.Questa domanda, che Gesù rivolge a Filippo, in realtà è rivolta a ciascuno di noi. Giacomo è ricordato dalla tradizione come il figlio di Alfeo e come colui che all'inizio della missione degli Apostoli non volle che si imponessero ai convertiti dal paganesimo le regole dell' osservanza della legge. Filippo invece è ricordato più volte nel Vangelo di Giovanni come colui che pone domande al Signore, come quando davanti alle folle da sfamare sentiva il peso del limite di non avere abbastanza; poi la domanda di quei Greci che volevano vedere Gesù e infine questa domanda profonda, significativa, di poter vedere il Padre. Filippo rappresenta quindi una singolare figura di intercessore, potremmo dire, e una tradizione afferma che si spinse fino alla Scizia, l'antica terra ai confini proprio tra l'Ucraina e la Russia a predicare il Vangelo, prima di morire martire in Asia Minore. Dopo la Pasqua i discepoli devono aver ricordato queste parole di Gesù, quelle parole che gli erano state rivolte dal Signore proprio la sera dell'ultima cena, aprendo in loro una nuova visione. Ma quella domanda - “da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto?” - rimane, si può essere da tanto tempo con Gesù, seguirlo, ascoltarlo, ma non averlo ancora conosciuto. Ed è qui che, allora, la domanda di Filippo si incontra con la nostra vita: la domanda di conoscere Gesù è la domanda di ogni discepolo che deve diventare apostolo, cioè inviato per far conoscere il Vangelo, per comunicare la parola del Signore in questo mondo. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 10:15 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 14,7-14) 12:12 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 14,7-14) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 14,7-14) Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto". Gli disse Filippo: "Signore, mostraci il Padre e ci basta". Gli rispose Gesù: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Don Francesco Tedeschi sulla prima lettera ai Corinzi (15,1-11)
2022 Április 29 | tartam: 26:40
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaD “A voi ho trasmesso quello che anch'io ho ricevuto” dice l'Apostolo, scrivendo alla comunità di Corinto. E ricorda anche a noi che l'annuncio della Pasqua, della resurrezione del Signore Gesù, è qualcosa che si riceve, proprio perché possa essere comunicato agli altri. Quello che abbiamo ascoltato è quello che alcuni esegeti hanno definito il Vangelo di Paolo. L'Apostolo Infatti è legato a questa predicazione, che lui stesso ha ricevuto dagli Apostoli e che non ha smesso di comunicare in tutta la sua missione. Tra questo accogliere e il comunicare l'annuncio della Pasqua, potremmo dire che c'è tutta la sua vita e nella Pasqua, nella resurrezione, c'è il cuore del vangelo e il segreto della vita cristiana, nella quale l'Apostolo chiede di rimanere saldi. E quanto è vero questo, in un tempo in cui tutto sembra perdere stabilità. Questo vangelo e ciò che fa rimanere saldi e Paolo ricorda di come, dopo la Pasqua, Gesù apparve ai Dodici ai e agli altri discepoli. C'è un tempo dopo la Pasqua, che è quello che anche noi stiamo vivendo, in cui la comunità vive nella compagnia del Signore risorto, fa memoria della Pasqua e questa memoria diventa annuncio di fede e di speranza per il mondo intero. E allora queste parole oggi illuminano la nostra preghiera della sera e torniamo anche noi ad ascoltare e ad accogliere questo vangelo dell'apostolo “e cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici”. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 9:32 Lettura della prima lettera ai Corinzi (1Cor 15,1-11) 11:41 Commento sulla prima lettera ai Corinzi (1Cor 15,1-11) Dalla prima lettera ai Corinzi (1Cor 15,1-11) Vi proclamo poi, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l'ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano! A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Marco Impagliazzo sul Libro del Profeta Isaia (Is 43,1-4)
2022 Április 27 | tartam: 26:36
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreuomopaceUcrainaabissoguerraM Abbiamo ascoltato la parola del profeta Isaia. Il Signore, che si fa presente come protettore e liberatore di Israele, parla in un momento, in un tempo, in cui il popolo era spaventato e impaurito e lo fa con parole forti, affettuose, che sono quelle che abbiamo ascoltato all'inizio di questo capitolo 43 del profeta Isaia. “Non temere io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome. Tu mi appartieni”. Parole forti, affettuose, perché il Signore vede un popolo provato dalla paura, dallo spavento e la fede nel Signore, attraverso queste parole, che nasce, che cresce, che si rafforza dall'ascolto di queste parole, libera dalla paura e dal timore e diviene madre della forza nell'amore. Se pensiamo ai profeti o alle loro paure, ai discepoli spesso spaventati anche in presenza di Gesù, alla prima comunità che attende la discesa dello Spirito Santo che stava con le porte chiuse o alle paure che accompagnano la nostra vita, capiamo perché la parola del Signore risuona come una consolazione e una protezione. “Se dovrai attraversare le acque starò con te, i fiumi non ti sommergeranno, se dovrai passare in mezzo al fuoco non ti scotterai, la fiamma non ti potrà bruciare, poichè io sono il Signore tuo Dio”. C'è una bellissima espressione del Signore che accompagna la vocazione del profeta Geremia “Non spaventarti alla loro vista, altrimenti ti farò temere davanti a loro”. E’ un versetto profondo, perché connette lo spavento alla paura e il Signore ci libera da tutto questo “Non spaventarti alla loro vista, altrimenti ti farò temere davanti a loro”. Così una parola di grande consolazione giunge anche a noi questa sera, attraverso il profeta Isaia “Tu sei prezioso ai miei occhi, per questo sei degno di stima e ti amo”. E’ la parola che ciascuno di noi questa sera riceve personalmente dal profeta, dalla parola di Dio, perché, se entriamo in contatto profondo con questa parola, ci sentiamo dire non solo oggi, ma ogni giorno, “Tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e ti amo”. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 6:28 Lettura del libro del Profeta Isaia (Is 43,1-4) 8:07 Commento sul libro del Profeta Isaia (Is 43,1-4) Dal libro del Profeta Isaia (Is 43,1-4) Ora così dice il Signore che ti ha creato, o Giacobbe, che ti ha plasmato, o Israele: "Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni. Se dovrai attraversare le acque, sarò con te, i fiumi non ti sommergeranno; se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai, la fiamma non ti potrà bruciare, poiché io sono il Signore, tuo Dio, il Santo d'Israele, il tuo salvatore. Io do l'Egitto come prezzo per il tuo riscatto, l'Etiopia e Seba al tuo posto. Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo, do uomini al tuo posto e nazioni in cambio della tua vita. #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera per la pace. Meditazione di Andrea Riccardi sul Libro del Profeta Isaia (Is 40,1-11)
2022 Április 26 | tartam: 34:36
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignorepaceUcrainaAndrea Riccardigius Questa sera preghiamo per la pace e abbiamo in mente i paesi che soffrono. Abbiamo ascoltato le parole con cui inizia il secondo Isaia in particolare quelle del Libro della Consolazione. Il secondo Isaia mostra un Dio che è nel cuore della storia, la quale non è affidata agli insensibili dei delle nazioni, che le guidano le une contro le altre o al terribile minaccioso Caos, paura risorgente nelle pagine bibliche. Il popolo ebraico era perduto, era esiliato, aveva smarrito il centro della sua vita, il Tempio ormai distrutto e la terra era abbandonata per sempre. Che posto avrebbe avuto nel futuro del mondo? Il suo Dio non l'amava più? Sarebbe sopravvissuto? Sono domande che si pongono i popoli in esilio, i popoli aggrediti, come l'Ucraina, in grave difficoltà, come gli Etiopi e i Tigrini, impoveriti e violentati come i Sudanesi, in esilio come i Venezuelani o abbandonati come i Rohingya. Non abbiamo paura di nominare questi ed altri popoli, perché in essi oggi vive il dramma di Israele abbandonato, in un angolo della storia, come ai tempi del Profeta, in preda agli dei delle nazioni. Ma Isaia annunzia che Dio non dimentica, la sua è giustizia, ma una giustizia compassionevole, che non esiste tra le nazioni o tra gli uomini. E’ scontata la sua iniquità perché ha ricevuto dalla mano del Signore doppio castigo per tutti i suoi peccati. Dal cielo, dal consesso dei cieli, presieduto dal Signore, Dio parla e Dio non è uno degli dei delle nazioni, è il Creatore e Signore della storia. E la parola di Dio rompe un silenzio preoccupante per il popolo e il Salmo 28 spiega la disperazione di questo popolo “A te grido Signore non restare in silenzio, mio Dio, perché se tu non parli sono come chi scende nella fossa”. Allora Dio parla “Consolate, consolate il mio popolo. Parlate al cuore di Gerusalemme, gridatele che è finita la sua schiavitù”. E questa parola è una vera consolazione. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 9:16 Lettura del libro del Profeta Isaia (Is 40,1-11) 12:15 Commento sul libro del Profeta Isaia (Is 40,1-11) Dal libro del Profeta Isaia (Is 40,1-11) Consolate, consolate il mio popolo - dice il vostro Dio. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati". Una voce grida: "Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato". Una voce dice: "Grida", e io rispondo: "Che cosa dovrò gridare?". Ogni uomo è come l'erba e tutta la sua grazia è come un fiore del campo. Secca l'erba, il fiore appassisce quando soffia su di essi il vento del Signore. Veramente il popolo è come l'erba. Secca l'erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura per sempre. Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: "Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri". #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera serale. Meditazione di Don Marco Gnavi sullla prima lettera di Pietro (1Pt 5,5-14)
2022 Április 25 | tartam: 34:44
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreGesùDon Marco Gnavi1Pt 5 5-14M Noi partecipiamo allo spirito universale di questa prima lettera, che la tradizione attribuisce all'apostolo Pietro, scritta da Babilonia cioè da Roma, nella fraternità che circonda il primo dei Dodici al cui si associano tanti nomi: Silvano, ma anche quello di Marco che lui chiama figlio mio. E questo indizio ci aiuta a vivere la festa dell'Evangelista che celebriamo oggi nella chiesa, portando dentro di noi le stesse indicazioni e gli stessi sentimenti che l'apostolo Pietro suggerisce. Vigilare in questo tempo è essere sobri, vigilare, perché il nostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. E quando Pietro, accompagnato e assistito dal figlio suo Marco, scrive, si rivolge a comunità che nell'Asia Minore soffrivano, erano ferite dal male, avevano bisogno di coraggio. Oggi noi stessi festeggiamo l'apostolo Marco, avendo sotto gli occhi le nostre comunità sorelle in tanti luoghi del mondo e particolarmente in Ucraina. Marco ha raccolto da Pietro i racconti sulla vita del Signore Gesù e Marco appartiene alla seconda generazione di questa comunità credente, gli Apostoli, ai quali siamo tutti debitori. Marco, raccogliendo ciò che Pietro gli aveva trasmesso, riporta anche nel suo Vangelo tanti detti del Signore Gesù, i suoi discorsi, i miracoli e nel suo Vangelo si trasmette in maniera misteriosa la verità della nostra fede: Gesù è il figlio, il Cristo, l'amato dal Padre. E’ lui che viene confessato da Pietro nell'ottavo capitolo:”Tu sei il Cristo”. Ma solo dopo la Resurrezione questa rivelazione si troverà sulla bocca del centurione, che riconoscerà in lui il figlio di Dio. Tutto il vangelo di Marco sembra dirci che il Signore Gesù lo si capisce solo dopo la Resurrezione. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 11:17 Lettura della prima lettera di Pietro (1Pt 5,5-14) 14:20 Commento prima lettera di Pietro (1Pt 5,5-14) Dalla prima lettera di Pietro (1Pt 5,5-14) Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili. Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché vi esalti al tempo opportuno, riversando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze sono imposte ai vostri fratelli sparsi per il mondo. E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo Gesù, egli stesso, dopo che avrete un poco sofferto, vi ristabilirà, vi confermerà, vi rafforzerà, vi darà solide fondamenta. A lui la potenza nei secoli. Amen! Vi ho scritto brevemente per mezzo di Silvano, che io ritengo fratello fedele, per esortarvi e attestarvi che questa è la vera grazia di Dio. In essa state saldi! Vi saluta la comunità che vive in Babilonia e anche Marco, figlio mio. Salutatevi l'un l'altro con un bacio d'amore fraterno. Pace a voi tutti che siete in Cristo! #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PGiovedì Santo, Messa nella Cena del Signore
2022 Április 14 | tartam: 1:30:51
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignore1Ts 1 1-7Paolofraternitàlontan #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PMercoledì Santo. Meditazione di Marco Impagliazzo sul Vangelo della Lavanda dei piedi (Gv 13,1-15)
2022 Április 13 | tartam: 29:25
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoremercoledì santosettimana santap Preghiera del Mercoledì Santo E' l’ultima sera della vita di Gesù. A cena inoltrata Gesù si alza da tavola, depone le vesti e si cinge i fianchi con un asciugatoio, poi prende un bacile con dell’acqua, si dirige verso ognuno dei dodici, si inginocchia davanti a loro e gli lava i piedi. E fa così con ogni discepolo, anche con Giuda che sta per tradirlo. Pietro, appena vede avvicinarsi Gesù, reagisce: “Signore, tu lavi i piedi a me?”. Ma come il Maestro lava i piedi al discepolo? È un gesto che non si capisce con la logica normale di questo mondo. E Pietro preso ancora tanto da questa logica non capisce, vuole rifiutare il gesto affettuoso di Gesù che però aveva prima spiegato: “Chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come uno che serve”. Ma com’è difficile capire un amore che si fa servizio! E possiamo dire in questa Pasqua come è difficile disarmare il cuore, lasciare che l’amore lo tocchi. Il Vangelo della lavanda piedi esorta i discepoli a chinarsi e a lavarsi i piedi gli uni gli altri. È un comando nuovo. Anche per noi. Lo abbiamo sentito varie volte. Ma oggi è nuovo. Sì, davvero è nuovo. Mentre gli uomini si combattono e fanno la guerra, Gesù lava i piedi ai discepoli: quale abisso! Gesù è il nostro Maestro e vogliamo seguirlo con maggiore attenzione mentre i tempi che viviamo ci parlano del dolore della guerra, della divisione. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:30 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 13,1-15) 10:16 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 13,1-15) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 13,1-15) Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: "Signore, tu lavi i piedi a me?". Rispose Gesù: "Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo". Gli disse Pietro: "Tu non mi laverai i piedi in eterno!". Gli rispose Gesù: "Se non ti laverò, non avrai parte con me". Gli disse Simon Pietro: "Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!". Soggiunse Gesù: "Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti". Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: "Non tutti siete puri". Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: "Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera del Martedì Santo. Meditazione di Andrea Riccardi sul Vangelo di Luca (Lc 22,39-46)
2022 Április 12 | tartam: 27:11
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoremartedì santosettimana santapas In questo martedì della Settimana Santa il Vangelo della passione ci parla della preghiera. Perché questo, quello che abbiamo ascoltato, è un Vangelo sulla preghiera, collocato in un momento drammatico della vita di Gesù e della sua comunità, proprio quando il maestro sta per essere arrestato. Gesù pregava e rialzatosi andò dai discepoli e li trovò addormentati. Dormivano per la tristezza, cioè concentrati sulla loro tristezza. Avevano preferito mettere la barriera dl sonno con la realtà, e il maestro chiede loro: Ma perché dormite? Forse non è una domanda rivolta solo ai discepoli di allora, ma è rivolta anche a noi oggi: perché dormite? Perché dormiamo? perché l’umanità dorme? Questo non è solo passare facilmente dalla preghiera al sonno. Il sonno è un atteggiamento di distacco, apatico, insensibile rispetto ala realtà. I discepoli non stanno nemmeno vicino a Gesù che visibilmente soffre, visibilmente, tanto che il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. Loro stessi, vedendolo o ascoltandolo, avrebbero potuto accorgersi che aveva bisogno di vicinanza e di conforto, ma dormivano e il sonno giustifica la lontananza. Gesù non aveva chiesto di essere assistito, almeno nel Vangelo di Luca, ma solo di pregare. Ma c’è uno stretto legame tra la preghiera e la vicinanza attenta e sensibile agi altri. Chi prega è sensibile al bisogno altrui, chi è sensibile al bisogno altrui è spinto alla preghiera non fosse che per chiedere aiuto al Signore proprio a causa dei bisogni che incontra. Donne e uomini addormentati nella preghiera o spenti dell’interiorità, si aggirano tra la gente senza vederla, come sonnambuli ripiegati su di sé. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:30 Lettura del Vangelo di Luca (Lc 22,39-46) 10:16 Commento sul Vangelo di Luca (Lc 22,39-46) Dal Vangelo di Luca (Lc 22,39-46) Uscì e andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: "Pregate, per non entrare in tentazione". Poi si allontanò da loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava dicendo: "Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà". Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo. Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. E disse loro: "Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera del Lunedì Santo. Meditazione di don Marco Gnavi sul Vangelo di Giovanni (Gv 12, 1-11)
2022 Április 11 | tartam: 30:11
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoresettimana santa 2022pasqua 2022 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio. Settimana Santa 2022 Siamo entrati nella Settimana Santa, questa Settimana Santa così eccezionale E il primo dono che ci offre la Scrittura è questo passaggio del Vangelo di Giovanni, quando a Betania, sei giorni prima della Pasqua, si svolge il banchetto che vuole celebrare la resurrezione di Lazzaro. Il ritorno alla vita di questo amico caro di Gesù aveva scosso profondamente i Giudei e anche le sorelle di Lazzaro. Infatti sappiamo come dopo 4 giorni nel sepolcro, i rabbini insegnavano che il corpo tornava ad essere definitivamente polvere e Dio riprendeva quel soffio di vita, che era stato donato all'inizio. Gesù quindi è datore di vita, è portatore del soffio della vita che viene dal Padre e la resurrezione di Lazzaro non è un prodigio, ma è la presenza di Gesù in mezzo a loro e a noi, che riesce a portare la vita, anche dove la morte si è già affermata. E vero segno è Gesù stesso, che in questa Settimana Santa siamo invitati ad amare, a scoprire attraverso i Vangeli della Passione. La casa di Betania, dove si svolge la cena, è sospesa fra la gratitudine delle due sorelle e dei Giudei, per la vita ritrovata di Lazzaro, e l'invidia di coloro tra i Farisei e capi dei Sacerdoti, che sono inquietati dalla forza della preghiera del Signore, che si dice il Figlio di Dio. Sono inquietanti dal suo modo di leggere le Scritture, che si intreccia nella vita e la cambia. Sono inquietati dall'annuncio che lui fa del Regno di Dio e della sua grande libertà. E Gesù vive tutto questo - lo abbiamo scoperto - sempre più da disarmato, consapevole di essere vicino alla sua morte. Ma Gesù, disarmato e consapevole della sua fragilità, resta fra di loro; sa infatti che alla fine sarà riconosciuto per ciò che è, il Figlio di Dio, anche da chi non l'ha capito, da chi l'ha irriso, da chi era lontano, ma tutto questo avverrà dopo la croce, addirittura dopo la resurrezione, addirittura dopo la Pentecoste. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 9:54 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 12, 1-11) 12:25 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 12, 1-11) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 12, 1-11) Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell'aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: "Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?". Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: "Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me". 9Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Lazzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PLiturgia della Domenica delle Palme
2022 Április 9 | tartam: 1:11:05
liturgiadomenica delle palmesettimana santasettimana santa 2022pasqua 2022pasqua di risurrezionegesùparola di diovangelo del giornopreghiera del giornoliturgia del giornopreghiera in streamingComunità di Sant'Egidiobasilica di santa maria in Liturgia della Domenica delle Palme #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Francesco Tedeschi sul libro di Daniele (Dn 3,13-24.46-51)
2022 Április 6 | tartam: 22:36
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignore1Ts 1 1-7Paolofraternitàlontan Il libro di Daniele è un grande libro sulla profezia, di quel popolo che visse l'esilio a Babilonia. In esso troviamo vari racconti che riguardano non solo la vita del profeta in esilio, ma anche quello dei suoi compagni, dei suoi amici e vuole essere nel suo insieme una lettura della storia. Il racconto, in fondo, di questi tre giovani Sadrac, Mesac e Abednego nella fornace è un po' un paradigma dell'esperienza di un popolo di credenti, che vive nella fornace della storia, in mezzo a persecuzioni, conflitti, lotte. E’ anche la vicenda di un popolo di esiliati, che vive in una terra straniera; e allora quanto in realtà questo racconto ci parla anche del nostro tempo, proprio mentre vediamo crescere il numero di profughi esiliati che dall'Ucraina, ma non solo, da ogni conflitto che ancora c'è nel mondo, sono in fuga e cercano pace. E non c'è differenza di sofferenza di dolore, perchè l'esperienza dell'esilio è il segno di una fraternità nel dolore che supera ogni frontiera. Così quei giovani scendono insieme nella stessa fornace, parte di uno stesso popolo. La loro storia ci parla però anche della forza della preghiera; sì la forza di quel popolo è la preghiera, che protegge dal male ed è un'immagine questa che illumina anche la nostra preghiera della sera.Questo è il simbolo: quella fornace è il simbolo di un mondo in fiamme, dove non sembra esserci riparo, fiamme che bruciano ad un certo punto anche gli stessi che hanno acceso il fuoco. La preghiera però è ciò che permette a quei tre giovani non solo di sopravvivere, ma anche di testimoniare la propria fede. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 0:28 Commento del libro del profeta Daniele (Dn 3,13-24.46-51) Dal libro del profeta Daniele (Dn 3,13-24.46-51) Allora Nabucodònosor, sdegnato e adirato, comandò che gli si conducessero Sadrac, Mesac e Abdènego, e questi comparvero alla presenza del re. Nabucodònosor disse loro: "È vero, Sadrac, Mesac e Abdènego, che voi non servite i miei dèi e non adorate la statua d'oro che io ho fatto erigere? Ora se voi, quando udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpa, del salterio, della zampogna e di ogni specie di strumenti musicali, sarete pronti a prostrarvi e adorare la statua che io ho fatto, bene; altrimenti, in quel medesimo istante, sarete gettati in mezzo a una fornace di fuoco ardente. Quale dio vi potrà liberare dalla mia mano?". Ma Sadrac, Mesac e Abdènego risposero al re Nabucodònosor: "Noi non abbiamo bisogno di darti alcuna risposta in proposito; sappi però che il nostro Dio, che serviamo, può liberarci dalla fornace di fuoco ardente e dalla tua mano, o re. Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re, che noi non serviremo mai i tuoi dèi e non adoreremo la statua d'oro che tu hai eretto". Allora Nabucodònosor fu pieno d'ira e il suo aspetto si alterò nei confronti di Sadrac, Mesac e Abdènego, e ordinò che si aumentasse il fuoco della fornace sette volte più del solito. Poi, ad alcuni uomini fra i più forti del suo esercito, comandò di legare Sadrac, Mesac e Abdènego e gettarli nella fornace di fuoco ardente. Furono infatti legati, vestiti come erano, con i mantelli, i calzari, i copricapi e tutti i loro abiti, e gettati in mezzo alla fornace di fuoco ardente. Poiché l'ordine del re urgeva e la fornace era ben accesa, la fiamma del fuoco uccise coloro che vi avevano gettato Sadrac, Mesac e Abdènego. E questi tre, Sadrac, Mesac e Abdènego, caddero legati nella fornace di fuoco ardente. Essi passeggiavano in mezzo alle fiamme, lodavano Dio e benedicevano il Signore. I servi del re, che li avevano gettati dentro, non cessarono di aumentare il fuoco nella fornace, con bitume, stoppa, pece e sarmenti. La fiamma si alzava quarantanove cubiti sopra la fornace 48e uscendo bruciò quei Caldei che si trovavano vicino alla fornace. Ma l'angelo del Signore, che era sceso con Azaria e con i suoi compagni nella fornace, allontanò da loro la fiamma del fuoco della fornace e rese l'interno della fornace come se vi soffiasse dentro un vento pieno di rugiada. Così il fuoco non li toccò affatto, non fece loro alcun male, non diede loro alcuna molestia. Allora quei tre giovani, a una sola voce, si misero a lodare, a glorificare, a benedire Dio nella fornace. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera in streaming. Meditazione di Marco Impagliazzo sul Vangelo di Giovanni (Gv 4,46-54)
2022 Április 5 | tartam: 28:31
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDiopaceguerraUcrainaGv 4 46-54Marco Impa Questo secondo segno, che Gesù compie a Cana, dopo aver cambiato l'acqua in vino, vede protagonista un funzionario del re, che aveva un figlio malato; e questo funzionario, come abbiamo ascoltato, venne a chiedere aiuto a Gesù. Viene a chiedere aiuto a Gesù con insistenza, come fa un uomo che prega, secondo l'insegnamento di Gesù che raccomanda l'insistenza nella preghiera. Il maestro, il Signore, dopo la sua insistenza gli disse:”Va tuo figlio vive”. Abbiamo ascoltato ciò che dice il Vangelo di Giovanni: quell'uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino. Il discepolo è colui che si mette in cammino, credendo alla parola che Gesù gli dice e si trova trasformato; come quel funzionario che vede trasformata la vita di suo figlio, ma si trova trasformato, anche perché il suo stesso cuore viene trasformato dall'annuncio. Quell'uomo torna diverso, torna nuovo, risollevato da quella notizia e quella guarigione - Il funzionario - sa che viene da Dio. Lui era un uomo potente, ma capisce che quella guarigione non è certo venuta da lui, ma da quel primo passo fiducioso di quando si è messo in cammino, confidando nel Signore. Così questo racconto dell'evangelista Giovanni è un racconto che troviamo tante volte nel Vangelo: uomini e donne che, confidando nella parola del Signore, nell'incontro con Gesù, trovano il loro cuore cambiato, proprio perché hanno ascoltato la parola. E mentre viviamo Il cammino della Quaresima - quell'uomo si mise in cammino ci dice il Vangelo - sentiamo ogni giorno che il Signore, il quale ci tocca il cuore con la sua parola, ci guarisce dalla malattia che tocca la nostra vita, che inquina le nostre abitudini, che è l'amore per noi stessi. Quell'uomo si era messo in cammino per amore di suo figlio ed era stato liberato, proprio perché si era messo in cammino ed era stato cambiato il suo cuore. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:30 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 4,46-54) 14:29 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 4,46-54) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 4,46-54) Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafàrnao. Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perché stava per morire. Gesù gli disse: "Se non vedete segni e prodigi, voi non credete". Il funzionario del re gli disse: "Signore, scendi prima che il mio bambino muoia". Gesù gli rispose: "Va', tuo figlio vive". Quell'uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino. Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: "Tuo figlio vive!". Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: "Ieri, un'ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciato". Il padre riconobbe che proprio a quell'ora Gesù gli aveva detto: "Tuo figlio vive", e credette lui con tutta la sua famiglia. Questo fu il secondo segno, che Gesù fece quando tornò dalla Giudea in Galilea. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Angelo Romano sul Vangelo di Giovanni (Gv 7,37-53)
2022 Április 1 | tartam: 27:36
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaD Il Vangelo di Giovanni riporta l’episodio della visita di Gesù a Gerusalemme, durante la festa delle Capanne. Questa visita è preceduta da una discussione di Gesù con i suoi parenti, che sembrano molto preoccupati del riconoscimento sociale della sua predicazione; i parenti vorrebbero, da parte di Gesù, una maggiore esposizione pubblica per raccogliere maggiori consensi. Gesù non vuole perseguire questi obiettivi di successo e inizialmente sembra rifiutare l'ipotesi di andare a Gerusalemme per la festa; ma poi ci va e pronuncia le parole che abbiamo ascoltato nel giorno culmine della festa delle Capanne. In quel giorno il rito prevedeva una solenne libazione fatta con l'acqua attinta dalla piscina di Siloe. Si intendeva così implorare la pioggia per l'annata che incominciava, ma allo stesso tempo si chiedeva anche il rinnovamento spirituale della Città Santa, annunciato da Ezechiele e la sua profezia, nella quale si usava l'immagine di una sorgente d'acqua, che scaturiva dal Tempio e fecondava tutta la terra al suo passaggio. Il fiume che scaturiva dal tempio veniva descritto da Ezechiele come enorme, tanto profondo che non si poteva attraversare, segno dell'abbondanza della misericordia di Dio. L'acqua Infatti è segno biblico della benedizione di Dio e i cieli aperti segnano proprio la discesa dell'acqua sulla terra, la pioggia, segno della sua misericordia verso tutti - come dice Gesù - verso i giusti e gli ingiusti. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:33 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 7,37-53) 15:15 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 7,37-53) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 7,37-53) Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò: "Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva". Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato. All'udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: "Costui è davvero il profeta!". Altri dicevano: "Costui è il Cristo!". Altri invece dicevano: "Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo?". E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui. Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: "Perché non lo avete condotto qui?". Risposero le guardie: "Mai un uomo ha parlato così!". Ma i farisei replicarono loro: "Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!". Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: "La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?". Gli risposero: "Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!". E ciascuno tornò a casa sua. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Andrea Riccardi sulla prima lettera ai Tessalonicesi (1,1-7)
2022 Március 30 | tartam: 33:36
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignore1Ts 1 1-7Paolofraternitàlontan L'inizio della prima lettera ai Tessalonicesi è raramente oggetto di attenzione. Eppure fin dalle prime parole, questa lettera ci trasmette qualcosa di molto profondo, che giunge sino a noi: ci trasmette la passione, la memoria di Paolo, Silvano e Timoteo, da lontano, per la comunità di Tessalonica. Questo sentimento, vorrei dire questo atteggiamento, viene comunicato da un testo, che è una vera reliquia della scrittura cristiana, il più antico tra i testi cristiani; la sua datazione è stata attribuita intorno al 51 dopo Cristo, davvero una reliquia della fede e della vita dei primi tempi, da accogliere e da venerare. La lettera mostra come i discepoli della giovanissima comunità non vivono solo nel loro ambiente comunitario, ma siano spinti a un legame fraterno con le altre comunità. Non è solo il sentimento dell'apostolo Paolo, ma anche di Silvano e di Timoteo, che sono con lui e che scrivono con lui. Così seguono le difficoltà che la comunità di Tessalonica sta vivendo. Vogliono mantenere vivo il rapporto con quei cristiani, tanto che la lettera si chiude con uno scongiuro: vi scongiuro per il Signore che si legga questa lettera a tutti fratelli. L'amore fraterno che Gesù comanda e raccomanda, su cui per esempio il Vangelo di Giovanni insiste tanto, non è solo quello tra i fratelli, con cui si vive, ma riguarda una fraternità ben più larga. Per questo nei primi secoli e fin dal primo secolo la chiesa si chiamava “la fraternità”, un nome che sembra non utilizzato per altre associazioni. Lo si ritrova nella prima lettera di Pietro: i discepoli sono divenuti fratelli e sorelle, anche al di là della singola comunità. Ma la lettera si apre con questa manifestazione di gratitudine al Padre, per avere fratelli credenti lontani; lontani, non vicini, non che in una qualche misura possono essere di conforto o di aiuto prossimo. E’ un modo di vivere questo il grande mondo in una fraternità che sorpassa le frontiere. E’ l'esperienza del primo secolo, quando fu scritta questa lettera, ma è anche l’esperienza di oggi, in tutte quelle che, nei loro limiti, sono fraternità cristiane. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:45 Lettura della prima lettera ai Tessalonicesi (1Ts 1,1-7) 10:59 Commento sulla prima lettera ai Tessalonicesi (1Ts 1,1-7) Dalla prima lettera ai Tessalonicesi (1Ts 1,1-7) Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace. Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l'operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro. Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione: ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene. E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedonia e dell'Acaia. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di mons. Ambrogio Spreafico sul libro del profeta Geremia (6,9-17)
2022 Március 29 | tartam: 29:21
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDiopaceguerraUcrainaarmiDon Marco Gnavi La parola di Dio è come l'opera di un agricoltore, di un vendemmiatore; essa entra nella nostra vita per cercare di raccogliere frutti e non si spaventa dei tempi aridi, del deserto del mondo, dell’asprezza e della durezza dei cuori. Viene proclamata sempre, senza sosta, con forza e pazienza, come avviene nella nostra preghiera ogni sera, come avviene nella santa liturgia della chiesa. Si rivolge a noi, quasi ci implora, perché la accogliamo e la ascoltiamo. A chi parlerò, chi scongiurerò perché mi ascolti? E’ la sollecitudine di Dio che ci implora, che, per mezzo del Profeta, fa sentire la sua voce, comunica la sua preoccupazione per noi e per il mondo, come ha fatto in questo tempo, quando in tanti si sono raccolti ogni giorno per implorare le ragioni della Pace per l'Ucraina. A chi parlerò? Chi ascolterà la sua parola nel nostro mondo? Chi ne sentirà ancora il bisogno, in un mondo a volte è distratto dal benessere e da tante paure ed egoismi? Non è estranea talvolta lontana dal cuore? Non siamo tutti presi a volte dagli affanni, dalle paure di questo tempo difficile, per fermarsi ad ascoltarla? L’orecchio di questo mondo sembra a volte incirconciso, poco pronto ad aprirsi a questa parola di pace e di amore, per gustarne il senso, per accogliere la proposta di alleanza ed essere parte di un popolo, che ne fa sorgente di vita e di umanità. Ma Dio non accetta l'incirconcisione del cuore. Da questo la sua ira; l’ira non è però la rabbia di un Dio che non sa perdonare o di un Dio giustiziere, come a volte erroneamente viene dipinto, ma è il rifiuto dell' indifferenza, l'opposizione a un mondo che ascolta poco e non vede, ripiegato su se stesso. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 13:08 Lettura del libro del profeta Geremia (Ger 6,9-17) 16:03 Commento sul libro del profeta Geremia (Ger 6,9-17) Dal libro del profeta Geremia (Ger 6,9-17) Così dice il Signore degli eserciti: "Racimolate, racimolate come una vigna il resto d'Israele; stendi ancora la mano verso i tralci come un vendemmiatore". A chi parlerò, chi scongiurerò perché mi ascolti? Il loro orecchio non è circonciso, non sono capaci di prestare attenzione. La parola del Signore è per loro oggetto di scherno, non ne vogliono sapere. Perciò sono pieno dell'ira del Signore, non posso più contenerla. "Riversala sui bambini nella strada e anche sul gruppo dei giovani, perché saranno presi insieme uomini e donne, l'anziano e il decrepito. Le loro case passeranno a stranieri, insieme con i loro campi e le loro donne, perché io stenderò la mano sugli abitanti della terra". Oracolo del Signore. Perché dal piccolo al grande tutti commettono frode; dal profeta al sacerdote tutti praticano la menzogna. Curano alla leggera la ferita del mio popolo, dicendo: "Pace, pace!", ma pace non c'è. Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli, ma non si vergognano affatto, non sanno neppure arrossire. "Per questo cadranno vittime come gli altri, nell'ora in cui li visiterò crolleranno", dice il Signore. Così dice il Signore: "Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi dei sentieri del passato, dove sta la strada buona percorretela, così troverete pace per la vostra vita". Ma essi hanno risposto: "Non la prenderemo!". Ho posto sentinelle per vegliare su di voi: "Fate attenzione al suono del corno". Hanno risposto: "Non ci baderemo!". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Marco Impagliazzo sul libro del Deuteronomio (Dt 15, 4-11)
2022 Március 28 | tartam: 26:56
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaM In questa preghiera della sera, oggi, lunedì, preghiamo per i poveri e abbiamo ascoltato ciò che il Signore chiede al suo popolo in occasione dell'anno sabbatico, cioè il tempo in cui mettere al centro della vita la Parola. Abbiamo ascoltato ciò che dice il Signore riguardo i poveri; è un un comandamento d'amore verso i poveri molto chiaro “Non vi sarà alcun bisognoso in mezzo a voi e se vi sarà non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la tua mano. La mano il cuore vengono mossi dalla parola di Dio; questo lo crediamo, lo viviamo, lo abbiamo sperimentato, perché l'amore per i poveri è protetto ed è accresciuto dalla Parola, che suscita in noi la fede, suscita in noi le opere. La parola del Signore difende i poveri presso noi stessi, a scapito della nostra eventuale avarizia, pigrizia, ritrosia, paura. E la parola di Dio suscita e resuscita il nostro cuore, affermando il primato del cuore di fronte alla vita, ai poveri, il primato del cuore e non dell'interesse. La Scrittura parla anche di un pensiero iniquo, che si esprime nell’avere un occhio cattivo verso il fratello bisognoso. Cosa significa occhio cattivo? E’ l'occhio che non vede, perché è concentrato su di sé, che vede solo se stesso, è l'occhio che non vuole vedere e che poco si preoccupa di chi è nel bisogno. E noi sappiamo che l'occhio è molto importante, perché ci sono poveri vicini a noi, ma ci sono anche i poveri lontani e questa sera vorremmo elevare la nostra preghiera al Signore per i poveri dell'Ucraina, che soffrono drammaticamente delle conseguenze della guerra, quei poveri che anche i nostri fratelli e sorelle delle comunità in Ucraina continuano a servire e a visitare, nonostante il gravissimo momento di difficoltà. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 10:43 Lettura del libro del Deuteronomio (Dt 15, 4-11) 13:12 Commento sul libro del Deuteornomio (Dt 15, 4-11) Dal libro del Deuteronomio (Dt 15, 4-11) Del resto non vi sarà alcun bisognoso in mezzo a voi; perché il Signore certo ti benedirà nella terra che il Signore, tuo Dio, ti dà in possesso ereditario, purché tu obbedisca fedelmente alla voce del Signore, tuo Dio, avendo cura di eseguire tutti questi comandi, che oggi ti do. Quando il Signore, tuo Dio, ti benedirà come ti ha promesso, tu farai prestiti a molte nazioni, ma non prenderai nulla in prestito. Dominerai molte nazioni, mentre esse non ti domineranno. Se vi sarà in mezzo a te qualche tuo fratello che sia bisognoso in una delle tue città nella terra che il Signore, tuo Dio, ti dà, non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la mano davanti al tuo fratello bisognoso, ma gli aprirai la mano e gli presterai quanto occorre alla necessità in cui si trova. Bada bene che non ti entri in cuore questo pensiero iniquo: "È vicino il settimo anno, l'anno della remissione"; e il tuo occhio sia cattivo verso il tuo fratello bisognoso e tu non gli dia nulla: egli griderebbe al Signore contro di te e un peccato sarebbe su di te. Dagli generosamente e, mentre gli doni, il tuo cuore non si rattristi. Proprio per questo, infatti, il Signore, tuo Dio, ti benedirà in ogni lavoro e in ogni cosa a cui avrai messo mano. Poiché i bisognosi non mancheranno mai nella terra, allora io ti do questo comando e ti dico: "Apri generosamente la mano al tuo fratello povero e bisognoso nella tua terra". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PFesta dell'Annunciazione. Meditazione di mons. Vincenzo Paglia sul Vangelo di Giovanni (Gv 19,25-37)
2022 Március 25 | tartam: 34:25
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDiopaceguerraUcrainaarmiDon Marco Gnavi 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 10:46 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 19,25-37) 13:15 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 19,25-37) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 19,25-37) Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "Ecco tua madre!". E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé. Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: "Ho sete". Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse: "È compiuto!". E, chinato il capo, consegnò lo spirito. Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato - era infatti un giorno solenne quel sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Francesco Tedeschi sul libro del profeta Isaia (21,11-15)
2022 Március 23 | tartam: 27:26
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreDon Francesco TedeschiMt 20 17-2 Quanto resta della notte? La Scrittura ci mette davanti questa domanda, la domanda di questo tempo, la domanda di quanti attendono, nella notte della storia, l'arrivo del mattino, la fine della notte. E’ la domanda che arriva alle sentinelle di una città assediata e questa sera facciamo nostra questa domanda nella preghiera, pregando ancora per la pace in Ucraina. Quanto resta della notte, nelle notti delle città in Ucraina, sotto i bombardamenti, nella notte di questa guerra; non bisogna smettere di porsi questa domanda proprio nella speranza che la notte della guerra finisca. Che cos'è la notte? E’ l'assenza della luce ed è anche quella paura della notte, che aveva accompagnato Abramo nel suo peregrinare del deserto, e che si prolunga nel tempo e nella storia per ogni uomo è per ogni donna, che è costretto a lasciare la propria casa. C'è sempre nella vita degli uomini e delle donne un tempo in cui non si vede la luce, non si vede un futuro, manca una speranza e questi oracoli del libro del profeta Isaia sono raccolte delle testimonianze di un tempo di guerra, un tempo antico, ma allo stesso tempo attuale. Tempo di guerre, come dice il profeta di visioni tremende di saccheggi, distruzioni e nella notte si vive la paura del futuro. Cosa verrà dal deserto? Si aspetta un nemico, che porta distruzione, ma proprio in questa notte c'è bisogno di chiedere. In questa domanda, quanto resta della notte, ritroviamo quei gemiti inesprimibili della creazione, di cui ci parla l'apostolo Paolo, proprio parlando della preghiera che viene dallo Spirito, che solo sa interpretare i gemiti di una creazione, che attende, con speranza, la manifestazione dei figli di Dio. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 9:41 Lettura del libro del profeta Isaia (Is 21,11-15) 11:13 Commento sul libro del profeta Isaia (Is 21,11-15) Dal libro del profeta Isaia (Is 21,11-15) Oracolo su Duma. Mi gridano da Seir: "Sentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto resta della notte?". La sentinella risponde: "Viene il mattino, poi anche la notte; se volete domandare, domandate, convertitevi, venite!". Oracolo nella steppa. Nella boscaglia, nella steppa, passate la notte, carovane di Dedan; andando incontro agli assetati, portate acqua. Abitanti della terra di Tema, presentatevi ai fuggiaschi con pane per loro. Perché essi fuggono di fronte alle spade, di fronte alla spada affilata, di fronte all'arco teso, di fronte al furore della battaglia. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Marco Gnavi sul libro del profeta Ezechiele (Ez 11,14-21)
2022 Március 22 | tartam: 28:10
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDiopaceguerraUcrainaarmiDon Marco Gnavi Ezechiele si rivolge a una parte del popolo di Israele che fu risparmiata dalla deportazione in Babilonia. Non furono condotti lontano, non gli fu sottratta la terra; gli abitanti di Gerusalemme, rimasti nella Città Santa, vissero però un grande equivoco religioso ed umano. Se la potenza straniera aveva scavato un solco, fra loro e quanti erano stati condotti prigionieri, ancora più dolorosa era la distanza che questi abitanti avevano posto credendo di essere la parte eletta del popolo. Sentivano, loro che erano rimasti a Gerusalemme, di avere il possesso del Tempio e credevano di essere estranei alla sciagura, che aveva colpito gli altri. Già Geremia, nel capitolo ventiquattresimo, aveva combattuto questa presunzione, annunciando al contrario che gli esiliati, proprio gli esiliati, sarebbero stati preferiti dal Signore. Ora invece Ezechiele scuote la coscienza di chi, pur avendo assistito alla deportazione, si sente sicuro, perché vicino al Tempio, perché risparmiato dallo strappo, subito dai suoi fratelli. Se ci consideriamo noi, oggi, una sola e unica famiglia umana, molti potrebbero riconoscersi nell'equivoco, di cui parte degli ebrei furono interpreti. Davanti ai nostri occhi infatti ogni anno centinaia di migliaia, milioni, di deportati hanno cercato salvezza nel continente europeo. Ed oggi sta venendo qualcosa di grande e di terribile: il conflitto ha svegliato il nostro continente, che sta aprendo infine le proprie porte, uscendo dallo stordimento e dall'oblio colpevole delle sofferenze altrui. Chiediamo al Signore di fermare le armi, sappiamo alla luce della Parola di Dio, ancora una volta, che non ci si salva da soli. Se cerchiamo DIo, lo troveremo accanto ai feriti e non nelle nostre certezze che oggi sembrano essere minacciate. Per questo chiediamo che ci sia data la grazie comunicata da Dio per mezzo di Ezechiele “Darò loro un cuore nuovo, uno spirito nuovo metterò dentro di loro. Toglierò dal loro petto il cuore di pietra, darò loro un cuore di carne, perché seguano le mie leggi”. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 13:46 Lettura del libro del profeta Ezechiele (Ez 11,14-21) 16:05 Commento sul libro del profeta Ezechiele (Ez 11,14-21) Dal libro del profeta Ezechiele (Ez 11,14-21) Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: "Figlio dell'uomo, gli abitanti di Gerusalemme vanno dicendo ai tuoi fratelli, ai deportati con te, a tutta la casa d'Israele: "Voi andate pure lontano dal Signore: a noi è stata data in possesso questa terra". Di' loro dunque: Dice il Signore Dio: Se li ho mandati lontano fra le nazioni, se li ho dispersi in terre straniere, nelle terre dove sono andati sarò per loro per poco tempo un santuario. Riferisci: Così dice il Signore Dio: Vi raccoglierò in mezzo alle genti e vi radunerò dalle terre in cui siete stati dispersi e vi darò la terra d'Israele. Essi vi entreranno e vi elimineranno tutti i suoi idoli e tutti i suoi abomini. Darò loro un cuore nuovo, uno spirito nuovo metterò dentro di loro. Toglierò dal loro petto il cuore di pietra, darò loro un cuore di carne, perché seguano le mie leggi, osservino le mie norme e le mettano in pratica: saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Ma su coloro che seguono con il cuore i loro idoli e i loro abomini farò ricadere la loro condotta". Oracolo del Signore Dio. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Marco Impagliazzo sul Vangelo di Matteo (Mt 26, 47-56)
2022 Március 21 | tartam: 29:21
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreuomopaceUcrainaabissoguerraM Tra qualche giorno faremo memoria dei nuovi Martiri della fede nell’anniversario del barbaro assassinio di Monsignor Romero, arcivescovo di San Salvador e santo della chiesa universale. Monsignor Romeo fu ucciso dalla violenza che avvolgeva il suo piccolo paese, mentre tentava con tutte le forze di dare la sua testimonianza di discepolo del Vangelo e della pace. Quante volte abbiamo detto che il sangue, come quello dei martiri del ventesimo e del ventunesimo secolo, non deve essere sparso invano. Un cristiano, di fronte alla violenza, ha solo le armi della parola, della preghiera e dell'amore. Da violenza nasce violenza e misuriamo, anche in questi giorni, come sia difficile in questa spirale di violenza che produce violenza, testimoniare la pace. Mai come in questi giorni giorni di turbamento e di sconvolgimento, per la guerra che sta devastando l'Ucraina, comprendiamo bene l'insegnamento del Vangelo che abbiamo adesso ascoltato. “Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno”. Sono le parole di Gesù, mentre vittima innocente sta per essere arrestato. E questa parola ci conferma e ripropone quello che il Signore stabilì nell’alleanza con Noè, quindi con tutte le genti della terra: il sangue dell'uomo non è indifferente per Dio. Il Signore disse “del sangue vostro anzi della vostra vita io domanderò conto a ogni essere vivente. Chi sparge sangue dell'uomo, dall'uomo il suo sangue sarà sparso, perché ad immagine di Dio egli l'ha fatto”. I popoli lo hanno dimenticato spesso, nella storia e anche ai giorni nostri, ma Dio non lo ha dimenticato e la sua parola ce lo ricorda. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:27 Lettura del Vangelo di Matteo (Mt 26, 47-56) 10:47 Commento Vangelo di Matteo (Mt 26, 47-56) Dal Vangelo di Matteo (Mt 26, 47-56) Mentre ancora egli parlava, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una grande folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato loro un segno, dicendo: "Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!". Subito si avvicinò a Gesù e disse: "Salve, Rabbì!". E lo baciò. E Gesù gli disse: "Amico, per questo sei qui!". Allora si fecero avanti, misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù impugnò la spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote, staccandogli un orecchio. Allora Gesù gli disse: "Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno. O credi che io non possa pregare il Padre mio, che metterebbe subito a mia disposizione più di dodici legioni di angeli? Ma allora come si compirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?". In quello stesso momento Gesù disse alla folla: "Come se fossi un ladro siete venuti a prendermi con spade e bastoni. Ogni giorno sedevo nel tempio a insegnare, e non mi avete arrestato. Ma tutto questo è avvenuto perché si compissero le Scritture dei profeti". Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e fuggirono. #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di mons. Vincenzo Paglia sul Vangelo di Giovanni (Gv 12, 20-28)
2022 Március 18 | tartam: 28:51
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiac Il Vangelo che abbiamo ascoltato ci spinge a stringerci attorno al Signore Gesù, in questo tempo di Quaresima, mentre lui si avvicina alla Pasqua; siamo ancora in un mondo che vive un tempo tragico di guerre di passione e continuiamo nella nostra preghiera ogni sera ad invocare il Signore. Insieme facciamo nostra quella domanda, che i due Greci posero a Filippo:”Vogliamo vedere Gesù”. E’ una domanda che sale intensamente, soprattutto dalle labbra dell'intero popolo ucraino, quello che è rimasto sotto i bombardamenti, i milioni di profughi, costretti alla fuga. Potremmo dire che dall'Ucraina come da tante altre parti di questo nostro mondo, sentiamo questo grido, “Vogliamo vedere Gesù”. Solo in lui infatti riposa la nostra speranza, perché giunga la pace e la salvezza. Quando Filippo e Andrea vanno a riferire a Gesù questa richiesta, egli rispose che era giunta la sua ora, un'ora del tutto diversa da quella della vittoria sugli altri, da quella della prevaricazione sui deboli, da quella dei bombardamenti sugli interni; anche per Gesù era un'ora molto difficile e lo disse al Padre “L'anima mia è turbata e che devo dire Padre salvami da quest'ora? Ma per questo sono giunto a quest'ora”. Gesù parlava della sua Passione e spiegava quell'ora con una piccola parabola “Se il chicco di grano caduto in terra, non muore rimane solo, se invece muore produce molto frutto”. Per Gesù non era bastato venire sulla terra e porre la sua tenda in mezzo a noi, mostrando già così un’amore inimmaginabile agli uomini, ma si è spinto ancor più oltre, ha amato gli uomini fino all’esagerazione, al limite estremo: dare la sua stessa vita fino all'ultima goccia di sangue sulla croce. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 11:53 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 12, 20-28) 14:12 Commento sul Vangelo di Giovanni (Gv 12, 20-28) Dal Vangelo di Giovanni (Gv 12, 20-28) Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c'erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: "Signore, vogliamo vedere Gesù". Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: "È venuta l'ora che il Figlio dell'uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l'anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest'ora! Padre, glorifica il tuo nome". Venne allora una voce dal cielo: "L'ho glorificato e lo glorificherò ancora!". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Francesco Tedeschi sul Vangelo di Matteo (Mt 20,17-28)
2022 Március 16 | tartam: 27:16
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreDon Francesco TedeschiMt 20 17-2 “Voi sapete i governanti delle Nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono.Tra voi non sarà così”. Ecco queste parole di Gesù fratelli e sorelle illuminano in maniera tutta particolare la preghiera di questa sera, in cui continuiamo a pregare per la pace in Ucraina. La guerra, le violenze, le sofferenze di questi giorni sono il frutto di una logica, quella del dominio e dell'oppressione. Gesù e discepoli conoscono questa logica; è la logica del potere violento degli uomini, che pensano di poter decidere sulla vita delle persone. Ma Gesù specifica:”Tra voi non sarà così”. E questa parola ci interroga, perché in fondo il Signore ci mette in guardia dal fatto che quella logiche di potere e prevaricazione non appartengono solo al mondo della politica o degli Stati, ma si possono insinuare anche nel cuore dei discepoli. “Tra voi non sarà così”: il Vangelo di Matteo usa questo verbo al futuro, mostrando tutta la preoccupazione del Signore per quella comunità di discepoli, che dovrà crescere nella storia in mezzo ai pericoli, le lotte i dissidi, le guerre. Ecco in questo tempo in cui vediamo tutta la forza del male nel conflitto in Ucraina, c'è una chiamata da parte di Gesù a vigilare anche sul nostro cuore e sui nostri sentimenti. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:51 Lettura del Vangelo di Matteo (Mt 20,17-28) 11:14 Commento sul Vangelo di Matteo Dal Vangelo di Matteo (Mt 20,17-28) Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: "Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà". Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedeo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: "Che cosa vuoi?". Gli rispose: "Di' che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno". Rispose Gesù: "Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?". Gli dicono: "Lo possiamo". Ed egli disse loro: "Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato". Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: "Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Marco Impagliazzo sul libro del profeta Isaia (Is 2,1-5)
2022 Március 15 | tartam: 23:25
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioMarco ImpagliazzopaceguerraUcrainaIsa La parola del profeta Isaia esprime una grande fiducia nel Signore, Signore che è la speranza del popolo di Israele, come giudice misericordioso tra le genti e arbitro tra molti popoli. Si, noi sentiamo, vediamo in questi giorni, popoli che si combattono, popoli che hanno armato le loro mani e le loro menti in tante parti del mondo e siamo toccati ancora da ciò che accade in Ucraina, in queste ore. Così il profeta vede l’urgenza dell'intervento del Signore, per ricondurre i popoli alla saggezza del far cadere le armi e del tornare a vivere insieme. Poi ci sono i popoli, che non hanno conosciuto e non conoscono il dolore della guerra, e hanno creduto che chiudendosi in se stessi ci si sarebbe salvati, non aiutando chi era nel bisogno. Ma oggi tutti siamo sfidati a capire come il dolore della guerra ci tocca e ci chiede giustamente di aiutare chi è nel bisogno. Sorelle e fratelli, di fronte a tanta sofferenza, ci chiediamo che cosa fare ancora. Noi preghiamo ogni giorno per la pace in Ucraina e in altre parti del mondo, mettiamo a disposizione la vita della comunità, le sue opere, per l'accoglienza, per portare aiuto, conforto, ma vogliamo soprattutto rivolgersi al Signore Lui che sarà giudice tra le genti e arbitro tra molti popoli, Lui che può far spezzare le spade, perché diventino aratri, perché può spezzare le lance perché diventino falci, che può insegnare a ogni nazione a non alzare più la spada contro un'altra, che può insegnare un'altra arte, quella della pace e non della guerra. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 9:11 Lettura del libro del profeta Isaia (Is 2,1-5) 10:53 Commento sul libro del profeta Isaia Dal libro del profeta Isaia (Is 2,1-5) Messaggio che Isaia, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme. Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà saldo sulla cima dei monti e s'innalzerà sopra i colli, e ad esso affluiranno tutte le genti. Verranno molti popoli e diranno: "Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri". Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice fra le genti e arbitro fra molti popoli. Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un'altra nazione, non impareranno più l'arte della guerra. Casa di Giacobbe, venite, camminiamo nella luce del Signore. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Andrea Riccardi sul primo libro di Samuele (24, 2-12)
2022 Március 14 | tartam: 31:26
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaA Spesso nella Bibbia incontriamo racconti di guerra e di violenza. In realtà nella Bibbia ci sono tanti messaggi di pace, non solo nel Vangelo, ma anche in tante parole delle scritture ebraiche, quali quelle ascoltate adesso. Per caso Saul si viene a trovare nella stessa caverna dov’era anche Davide; una vera fortuna, lo si può uccidere e finire la guerra folle, che il re fa al cantore d'Israele. I suoi amici sono convinti che sia un dono di Dio e che bisogna approfittare di quella vittoria che Davide ha in pugno, potendo assassinare l'avversario. Ma Davide riconosce la sacralità della vita del re ed è un coraggioso, che non teme lo scontro, come fin da giovane aveva mostrato col gigante Golia. Chi ha fiducia in Dio ed è un coraggioso, è un uomo di pace. Ma perché considerare Saul un nemico? Perché lo odia? Perché ucciderlo? Quante persone sono state considerate nemiche, sono state uccise in questi giorni, inermi e indifese. Ho visto in questi giorni tanti rifugiati che lasciano l'Ucraina: donne, bambini, con poche cose, dignitosi, camminando dignitosi verso un futuro che non conoscono, Fuggono distruzioni e morti, le donne lasciano i loro uomini e cercano pace, con i loro bambini, strappati dal padre, dalla casa, in fondo orfani di qualcosa. Le donne ci dicono che la guerra è un grande male e lo è per tutti, per chi vince e per chi perde. Vorremmo sventolare come una bandiera della pace, il lembo del mantello di Saul, dicendo che ogni vita è sacra. Ogni vita è sacra, non solo quella del re. Ogni uomo, ogni donna, ogni anziano, ogni bambino sono dei consacrati. Molti lo sono stati, consacrati con il medesimo battesimo, compiuto nello stesso rito e con lo stesso crisma, dopo il battesimo, come avviene in Oriente. Il crisma consacra tutti i fedeli, come fossero un re, come fossero un popolo regale, anche se sono ridotti a profughi. Ma nella loro dignità di profughi c'è qualcosa di regale; ogni vita è in sé consacrata. Guai a chi la tocca insegna il Re David. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 10:50 Lettura del primo libro di Samuele (1Sam 24, 2-12)) 14:40 Commento sul primo libro di Samuele Dal primo libro di Samuele (1Sam 24, 2-12)) Quando Saul tornò dall'azione contro i Filistei, gli riferirono: "Ecco, Davide è nel deserto di Engàddi". Saul scelse tremila uomini valorosi in tutto Israele e partì alla ricerca di Davide e dei suoi uomini di fronte alle Rocce dei Caprioli. Arrivò ai recinti delle greggi lungo la strada, ove c'era una caverna. Saul vi entrò per coprire i suoi piedi, mentre Davide e i suoi uomini se ne stavano in fondo alla caverna. Gli uomini di Davide gli dissero: "Ecco il giorno in cui il Signore ti dice: "Vedi, pongo nelle tue mani il tuo nemico: trattalo come vuoi"". Davide si alzò e tagliò un lembo del mantello di Saul, senza farsene accorgere. Ma ecco, dopo aver fatto questo, Davide si sentì battere il cuore per aver tagliato un lembo del mantello di Saul. Poi disse ai suoi uomini: "Mi guardi il Signore dal fare simile cosa al mio signore, al consacrato del Signore, dallo stendere la mano su di lui, perché è il consacrato del Signore". Davide a stento dissuase con le parole i suoi uomini e non permise loro che si avventassero contro Saul. Saul uscì dalla caverna e tornò sulla via. Dopo questo fatto, Davide si alzò, uscì dalla grotta e gridò a Saul: "O re, mio signore!". Saul si voltò indietro e Davide si inginocchiò con la faccia a terra e si prostrò. Davide disse a Saul: "Perché ascolti la voce di chi dice: "Ecco, Davide cerca il tuo male"? Ecco, in questo giorno i tuoi occhi hanno visto che il Signore ti aveva messo oggi nelle mie mani nella caverna; mi si diceva di ucciderti, ma ho avuto pietà di te e ho detto: "Non stenderò le mani sul mio signore, perché egli è il consacrato del Signore". Guarda, padre mio, guarda il lembo del tuo mantello nella mia mano: quando ho staccato questo lembo dal tuo mantello nella caverna, non ti ho ucciso. Riconosci dunque e vedi che non c'è in me alcun male né ribellione, né ho peccato contro di te; invece tu vai insidiando la mia vita per sopprimerla. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Don Marco Gnavi sul libro del profeta Ezechiele (Ez 18,21-32)
2022 Március 11 | tartam: 27:46
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiac Ezechiele è un deportato chiamato ad essere profeta e tutta la sua vita si svolge, e così la sua predicazione, fra una prima deportazione e una successiva catastrofica nel 586 a.C., quando tutta Gerusalemme viene rasa al suolo. Il profeta e i suoi ascoltatori rimasero a contemplare, da esuli, lontano, come alla finestra, le vicende dolorose della loro patria. Questo profeta e sacerdote trentenne vive lontano dalla sua terra rimasta vuota e desolata, ma il suo sguardo non l'abbandona mai, ne segue le vicende con apprensione. Ezechiele desidera e anela la sua salvezza, così anche gli altri deportati con lui più interessati alla loro terra, che alla vita quotidiana, che sembra straziata da tanto dolore. E flussi di deportati continuavano a portare notizie sulla città santa, anche quando negli ultimi anni del suo ministero profetico, la parola di Ezechiele sembra tacere. Per lui potrebbero parlare i salmi, che descrivono Il dolore e la nostalgia della pace. Il Salmo 137, tanto noto, racconta lo strazio dei deportati sui fiumi di Babilonia: ”Lì sedevamo, piangendo al ricordo di Sion, ai salici di questa terra appendemmo le nostre cetre”. E quando gli oppressori di questi esuli li irridevano, chiedendo di cantare i canti festosi della loro terra, nel cuore di queste donne di questi uomini sorgeva un proposito; continua il Salmo: “se ti dimentico Gerusalemme si paralizzi la mia destra, mi si attacchi la lingua al palato, se lascio cadere il tuo ricordo, se non metto Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia”. E poi il linguaggio del salmo si fa durissimo contro l'oppressione imposta da Babilonia. Ma per Ezechiele la retribuzione divina è qualcosa di più della giustizia umana. Infatti, lo abbiamo ascoltato, all'orizzonte cupo del castigo si fa invece spazio la possibilità della redenzione, del cambiamento; la prevalenza della promessa di vita si fa visibile sulla morte, sulle minacce di morte e in questa parola vi è la speranza che Dio possa infine capovolgere i destini, possa convertire i cuori possa fare trionfare la vita, anche di fronte al malvagio. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 11:30 Lettura del libro del profeta Ezechiele (Ez 18,21-32) 14:46 Commento sul libro del profeta Ezechiele Dal libro del profeta Ezechiele (Ez 18,21-28.30-32) Ma se il malvagio si allontana da tutti i peccati che ha commesso e osserva tutte le mie leggi e agisce con giustizia e rettitudine, egli vivrà, non morirà. Nessuna delle colpe commesse sarà più ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha praticato. Forse che io ho piacere della morte del malvagio - oracolo del Signore - o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva? Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male, imitando tutte le azioni abominevoli che l'empio commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà. Voi dite: "Non è retto il modo di agire del Signore". Ascolta dunque, casa d'Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà. Eppure la casa d'Israele va dicendo: "Non è retta la via del Signore". O casa d'Israele, non sono rette le mie vie o piuttosto non sono rette le vostre? Perciò io giudicherò ognuno di voi secondo la sua condotta, o casa d'Israele. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e desistete da tutte le vostre iniquità, e l'iniquità non sarà più causa della vostra rovina. Liberatevi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morire, o casa d'Israele? Io non godo della morte di chi muore. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e vivrete. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di mons. Ambrogio Spreafico sul libro di Giona (Gn 3,1-10)
2022 Március 9 | tartam: 26:15
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreSaulSamueleNicodemouomoprofet Il brano che abbiamo letto si colloca alla metà del breve libro di Giona un uomo per lo più sconosciuto, cifra di un tempo difficile, in cui Israele si chiede il senso della parola di Dio ricevuta in abbondanza, in un mondo cambiato, dove una cultura estranea rischiava di offuscarne l'efficacia. E poi la domanda era:”Quella parola così preziosa per noi avrebbe potuto parlare anche ad altri ad altri, lontani, sconosciuti, adoratori di altre divinità?”. Ma quanta fatica per il Signore parlare a quell'uomo, perché ne fosse portatore! Capiamo il rifiuto di Giona, chiamato ad andare a Ninive, una città simbolo del nemico peggiore del suo popolo, capitale di un impero potente e distruttore. Ma Dio non si perde d'animo davanti alla paura di Giona e alla sua fuga e di nuovo si rivolge a lui una seconda volta, rinnovando l'invito dell'inizio:”Alzati va a Ninive, la grande città e annuncia quanto ti dico”. E Giona questa volta si fidò e andò. Dio cerca profeti sempre, ma soprattutto nei tempi difficili, quando l'ingiustizia, la violenza, sembrano prevalere tanto da indebolire la speranza e la ricerca di soluzioni e di risposte. Pensiamo oggi ancora una volta all’Ucraina e alla sofferenza e distruzione della guerra. Dio non cessa di parlare e cerca i suoi profeti, qualcuno che accetti di farsi carico di una parola, che possa cambiare persino la violenza di un conflitto. La preghiera è la nostra prima risposta, perché qui noi accogliamo l'invito della parola di Dio a percorrere i luoghi di dolore. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 7:53 Lettura del sul libro di Giona (Gn 3,1-10) 10:06 Commento sul sul libro di Giona Dal libro sul libro di Giona (Gn 3,1-10) Fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: Àlzati, va' a Ninive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico". Giona si alzò e andò a Ninive secondo la parola del Signore. Ninive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: "Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta". I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Ninive questo decreto: "Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco, e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!". Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Francesco Tedeschi sul libro della Genesi (Gen 18,17-33)
2022 Március 8 | tartam: 26:46
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioMarco ImpagliazzoparolericchezzaPaolo Abbiamo ascoltato fratelli e sorelle questo racconto antico dal libro della Genesi, la preghiera di intercessione di Abramo sulla città di Sodoma; e quando ci raccogliamo nella preghiera della sera noi in fondo seguiamo sempre i passi di Abramo, amico di Dio. Egli ci insegna ad essere amici di Dio e fratelli degli uomini. Oggi lo sentiamo molto vicino a noi con questa preghiera di intercessione per la salvezza della città. “Il grido di Sodoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave” dice il Signore. Questo grido oggi si leva dalle terre dell'Ucraina, dalle città ferite dalla guerra, dai profughi. Ecco il grido che il Signore ascolta “Voglio scendere e vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me. Lo voglio sapere”. Dio non è indifferente al male degli uomini; dice la scrittura che vuole scendere a vedere, rendersi conto, vuole sapere. E’ la discesa di Dio in mezzo agli uomini, al loro dolore, alle loro sofferenze causate da altri uomini, fratelli della stessa umanità. Ecco allora la preghiera ci ricorda questa discesa di Dio sulla terra; è un modo per vedere negli occhi e per sapere cosa gli uomini hanno fatto della terra e della Pace, che è stata donata loro. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 10:04 Lettura del libro della Genesi (Gen 18,17-33) 13:29 Commento sul libro della Genesi Dal libro della Genesi (Gen 18,17-33) Il Signore diceva: "Devo io tenere nascosto ad Abramo quello che sto per fare, mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra? Infatti io l'ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui a osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore compia per Abramo quanto gli ha promesso". Disse allora il Signore: "Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!". Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore. Abramo gli si avvicinò e gli disse: "Davvero sterminerai il giusto con l'empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?". Rispose il Signore: "Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo". Abramo riprese e disse: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?". Rispose: "Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque". Abramo riprese ancora a parlargli e disse: "Forse là se ne troveranno quaranta". Rispose: "Non lo farò, per riguardo a quei quaranta". Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta". Rispose: "Non lo farò, se ve ne troverò trenta". Riprese: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei venti". Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei dieci". Come ebbe finito di parlare con Abramo, il Signore se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. meditazione di Don Angelo Romano sul libro del profeta Isaia (Is 58, 4-12)
2022 Március 4 | tartam: 28:00
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiad Il digiuno è uno degli elementi che caratterizza per i credenti il tempo di Quaresima, sull'esempio del tempo passato da Gesù nel deserto, preparandosi alla sua vita pubblica, la sua predicazione e resistendo alle tentazioni del male. E questa Quaresima si è aperta con l'invito di Papa Francesco a digiunare il Mercoledì delle Ceneri e a pregare per la pace. Il digiuno è una pratica antichissima, già conosciuta da Israele e il popolo di Israele aveva tutta una serie di prescrizioni a riguardo, considerando Infatti il digiuno come qualcosa prescritto a tutto il popolo, teso a riscoprire il primato di Dio nella vita. Il vero messaggio del digiuno è comunque profondo, pur rimanendo molto concreto. Mangiare è una pratica necessaria, ma è facile anche dimenticarsi degli altri, mangiando per soddisfare se stessi e nel digiuno si è posti nella stessa condizione di chi, non per scelta, ma per povertà, non ha il necessario. Per questo il digiuno contiene in se stesso un messaggio di forte contestazione ad una vita egoista, competitiva e predatoria; è un messaggio non di un rito tra gli altri o magari di una pratica salutista, ma di profonde connessioni spirituali, che ci chiamano a una diversa visione della vita. E proprio di questo parla il passo che abbiamo ascoltato dal profeta Isaia, che critica una preghiera e un digiuno ridotti a dimensione rituale, come un obbligo da assolvere con il minimo sforzo possibile, che però non rappresenta una occasione di conversione e di ripensamento sul proprio modo di vivere. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:18 Lettura del libro del profeta Isaia (Is 58, 4-12) 15:10 Commento sul libro del profeta Isaia Dal libro del profeta Isaia (Is 58, 4-12) Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui. Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso. È forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l'uomo si mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore? Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora invocherai e il Signore ti risponderà, implorerai aiuto ed egli dirà: "Eccomi!". Se toglierai di mezzo a te l'oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore all'affamato, se sazierai l'afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio. Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono. La tua gente riedificherà le rovine antiche, ricostruirai le fondamenta di trascorse generazioni. Ti chiameranno riparatore di brecce, e restauratore di strade perché siano popolate. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PLiturgia delle Ceneri. Meditazione di Marco Impagliazzo sul libro del profeta Gioele (Gl 2,12-17)
2022 Március 2 | tartam: 43:05
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDiocomunitàQuaresimaceneriMarco Impagliaz Il cammino della Quaresima lo iniziamo insieme come popolo, così siamo radunati in questa solenne assemblea, che coinvolge tutti senza escludere nessuno. Si allarga a tutti e giunge fino ai rifugi di Kiev, dove sono riparati i nostri fratelli e le nostre sorelle: i vecchi, i fanciulli, i bambini, i lattanti, lo sposo, la sposa, i sacerdoti, i ministri del Signore. E’ un momento comunitario e tutti siamo chiamati a ritornare al Signore e invitati a pentirci, cioè a ricucire quella distanza dal Signore che c'è nella nostra vita. L'invito è proprio quello di ritornare al Signore, come abbiamo ascoltato dal profeta Gioele; il che significa, se questo è l'invito, che ci siamo allontanati, separati, abbiamo preso le distanze da lui, abbiamo poco ascoltato la sua parola, poco l'abbiamo vissuta. Questa preghiera la viviamo, mentre si svolge la dolorosa vicenda di questa tragica settimana di guerra in Ucraina. Come popolo, come assemblea, ci chiediamo a nome nostro e di un popolo più numeroso, come quello che vive in Europa, che cosa significa essersi allontanati dal Signore. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 6:17 Lettura del libro del profeta Gioele (Gl 2,12-17) 8:20 Commento sul libro del profeta Gioele Dal libro del profeta Gioele (Gl 2,12-17) "Or dunque - oracolo del Signore -, ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti. Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso, lento all'ira, di grande amore, pronto a ravvedersi riguardo al male". Chi sa che non cambi e si ravveda e lasci dietro a sé una benedizione? Offerta e libagione per il Signore, vostro Dio. Suonate il corno in Sion, proclamate un solenne digiuno, convocate una riunione sacra. Radunate il popolo, indite un'assemblea solenne, chiamate i vecchi, riunite i fanciulli, i bambini lattanti; esca lo sposo dalla sua camera e la sposa dal suo talamo. Tra il vestibolo e l'altare piangano i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: "Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità al ludibrio e alla derisione delle genti". Perché si dovrebbe dire fra i popoli: "Dov'è il loro Dio?". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera con Maria, madre del Signore. Meditazione di don Marco Gnavi su Gv 19,25-27
2022 Március 1 | tartam: 27:40
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioPaolocomunità2Cor 4 5-10Timoteofratel Noi abbiamo bisogno della parola di Dio come assetati di fronte a un pozzo, mentre sperimentiamo la siccità, il bisogno di speranza, che sembra mancare a molti. Essere insieme per noi, una difesa contro il male, è speranza. Essere insieme è ciò che il Signore ci chiede e ci suggerisce. Per molti Innocenti, centinaia di migliaia, milioni, è l'ora della croce, l'ora cioè dell’aggressione, del complotto del male, della violenza delle armi e il nostro cuore, il cuore di tutta la comunità, palpita con loro. E la croce sfida la nostra preghiera. Infatti la nostra preghiera è assieme a loro, si unisce alla loro invocazione. Sentiamo tutta la follia delle scelte distruttive; patiamo con questi fratelli e sorelle, che ci sono cari, per i quali invochiamo la protezione di Dio; patiamo insieme a un popolo sofferente, alle città assediate e con timore ci uniamo alla preghiera di chi è in pericolo e grida, con la forza dei salmi, la propria disperazione. E la loro richiesta di aiuto sale a Dio verso il cielo. Credere e amare nell'ora della croce sono una cosa sola. Soccorrere e non desistere, mentre si alza lo sguardo verso l'alto, per implorare dal Padre di tutti che ci si converta all'unica ragionevole scelta, quella del dialogo. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 10:14 Lettura del Vangelo di Giovanni (Gv 19,25-27) 11:28 Commento sul Vangelo di Giovanni Dal Vangelo di Giovanni (Gv 19,25-27) Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "Ecco tua madre!". E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera con il card. Louis Raphael Sako. Meditazione sul Vangelo di Luca (Lc 4,14-22)
2022 Február 28 | tartam: 34:19
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreCardinale SakoIraqdialogoLc 4 Eccellenze, care sorelle e cari fratelli, buonasera a tutti. Il nostro più sincero ringraziamento alla Comunità di Sant'Egidio per la loro calorosa accoglienza e loro solidarietà e preghiera per l'Iraq, ma anche per l'Ucraina. E’ un tempo molto difficile; noi abbiamo sperimentato la guerra, con molti morti ed alcune città totalmente rovinate. Per questo speriamo che il dialogo tra Ucraina e la Russia trovi una strada. Come pastori delle Chiese Orientali, oggi abbiamo avuto avuto l'udienza con il Santo Padre e siamo stati molto colpiti dal suo discorso di incoraggiamento, con cui ci esortava ad essere buoni pastori, a sentire la sofferenza della gente e a pensare a loro bisogni. Occorre comportarsi come Gesù, il quale ha letto questo brano nella Sinagoga, un brano del profeta Isaia. Gesù ha preso quel rotolo, per metterlo in pratica ed anche ognuno di noi deve prenderlo, ma anche affrettarsi a farlo vivere nel concreto. Anche noi siamo chiamati a farlo; noi capi delle Chiese dobbiamo imparare dalla nostra gente, dalla Comunità di Sant'Egidio, il dialogo, l'ascolto e la convivenza, così possiamo dare una testimonianza vera del Vangelo. Occorre ritornare al Vangelo, capire il messaggio del Vangelo; occorre farlo oggi, nelle nostre società, nelle nostre difficoltà e trovare la speranza, il coraggio, di rendere tutti noi, ognuno di noi, noi e voi, responsabili di ciò che accade nel nostro mondo. Papa Francesco ha detto nel suo viaggio in Iraq:"Tutti i cristiani devono essere strumenti della pace di Dio e della sua misericordia, artigiani pazienti di un nuovo ordine sociale". 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 7:20 Lettura del Vangelo di Luca (Lc 4,14-22) 9:34 Commento sul Vangelo di Luca Dal Vangelo di Luca (Lc 4,14-22) Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l'anno di grazia del Signore . Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: "Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato". Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: "Non è costui il figlio di Giuseppe?". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Francesco Tedeschi sul Vangelo di Luca (Lc 19,41-44)
2022 Február 25 | tartam: 25:55
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiad Questo Vangelo che abbiamo ascoltato ci porta agli ultimi giorni della vita di Gesù a Gerusalemme. Contempla la città e piange su di essa; piange su quella ccittà e quelle lacrime sono un segno di compassione per Gerusalemme, ma anche per ogni città degli uomini e delle donne. Oggi il nostro pensiero va ancora all’Ucraina; questo pianto di Gesù ci aiuta ad essere partecipi del dolore e delle ferite di tutto un paese, l'Ucraina, a noi così caro. E mentre continuiamo a pregare per la pace in Ucraina, per i suoi abitanti, per quanti hanno perso la vita, per i feriti, gli sfollati, ci lasciamo toccare da queste parole di Gesù; in fondo il Signore sa cosa lo attende in quella città, si avvicinano i giorni della sua passione e della sua morte e potremmo credere più naturale che lui pensi prima di tutto a se stesso, a quanto gli accadrà. Potrebbe sentire ostilità verso quella città che lo ha accolto come un re, ma che ora si prepara ad eliminarlo. Però alla vista di quella città non piange su di sé, non ha lo sguardo concentrato sul suo destino personale, ma guarda proprio alla stessa Gerusalemme, pensa al futuro di quella città ed è un futuro che Gesù vede segnato dalla violenza della guerra. Oggi sentiamo che il Signore ha la stessa preoccupazione per il nostro futuro; il Vangelo non sminuisce, non tranquillizza, ma inquieta e chiede ai cuori dei discepoli di lasciarsi inquietare da queste parole. E allora questa visione di Gesù si allarga da Gerusalemme a tante città del nostro mondo; una città è sempre segno di convivenza, coabitazione, di un vivere insieme. Oggi in particolare pensiamo anche a Kiev, la capitale dell'Ucraina, dove vivono i nostri fratelli e sorelle che ora sono nel pericolo e preghiamo perché questa città possa essere risparmiata dalla distruzione e da questa città possa venire un'iniziativa di pace. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 9:30 Lettura del Vangelo di Luca (Lc 19,41-44) 10:50 Commento sul Vangelo di Luca Dal Vangelo di Luca (Lc 19,41-44) Quando fu vicino, alla vista della città pianse su di essa dicendo: "Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera per la pace in Ucraina. Meditazione di Andrea Riccardi sul libro dell'Apocalisse (9,1-12)
2022 Február 24 | tartam: 30:14
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreuomopaceUcrainaabissoguerraA Questa notte, la tromba è suonata e l’angelo ha aperto con la chiave il pozzo dell’abisso. Ne è uscito tanto fumo, come quello delle armi o dei missili, ma anche quello della disinformazione del tempo di guerra. Sì, questa notte si è aperto l’abisso delle armi, dei combattimenti in Ucraina. Sentiamo grande sconforto. Questa guerra travolge un popolo grande e inerme. Mi pare la più grande guerra sul suolo europeo dal 1945, almeno per l’ampiezza del paese che coinvolge e per il fatto che vede protagonista una superpotenza. Fino a ieri notte, eravamo liberi di chiedere la pace. Aveva ragione un papa, Pio XII, alla soglia della guerra, a dire: “Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra. Ritornino gli uomini a comprendersi. Riprendano a trattare”. Oggi, con la guerra, siamo schiavi di un destino nelle mani di pochissimi, ma anche nelle mani del caso. Come diceva Giovanni Paolo II, la guerra è un’avventura senza ritorno. Non si sa dove vada e mette in movimento meccanismi talvolta incontrollabili. In questi giorni di fronte all’icona della Madre di Dio, che sta qui fin dalle guerre balcaniche, di fronte al Signore, re della storia, vogliamo far salire la nostra povera invocazione, come fiducia in colui che protegge la pace, in colui che è la sapienza in un mondo di stolti, come colui che guarda ai piccoli, ai bambini, ai poveri, agli anziani, colpiti dalla guerra. Signore ascoltaci! 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 5:19 Lettura del libro dell'Apocalisse (Ap 9,1-12) 8:15 Commento al libro dell'Apocalisse Dal libro dell'Apocalisse (Ap 9,1-12) Il quinto angelo suonò la tromba: vidi un astro caduto dal cielo sulla terra. Gli fu data la chiave del pozzo dell'Abisso; egli aprì il pozzo dell'Abisso e dal pozzo salì un fumo come il fumo di una grande fornace, e oscurò il sole e l'atmosfera. Dal fumo uscirono cavallette, che si sparsero sulla terra, e fu dato loro un potere pari a quello degli scorpioni della terra. E fu detto loro di non danneggiare l'erba della terra, né gli arbusti né gli alberi, ma soltanto gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte. E fu concesso loro non di ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi, e il loro tormento è come il tormento provocato dallo scorpione quando punge un uomo. In quei giorni gli uomini cercheranno la morte, ma non la troveranno; brameranno morire, ma la morte fuggirà da loro. Queste cavallette avevano l'aspetto di cavalli pronti per la guerra. Sulla testa avevano corone che sembravano d'oro e il loro aspetto era come quello degli uomini. Avevano capelli come capelli di donne e i loro denti erano come quelli dei leoni. Avevano il torace simile a corazze di ferro e il rombo delle loro ali era come rombo di carri trainati da molti cavalli lanciati all'assalto. Avevano code come gli scorpioni e aculei. Nelle loro code c'era il potere di far soffrire gli uomini per cinque mesi. Il loro re era l'angelo dell'Abisso, che in ebraico si chiama Abaddon, in greco Sterminatore. Il primo "guai" è passato. Dopo queste cose, ecco, vengono ancora due "guai". #santegidio #preghiera #ucraina • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera presieduta dal Card. Fridolin Ambongo, arcivescovo di Kinshasa (RDC)
2022 Február 23 | tartam: 29:41
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreSaulSamueleNicodemouomoprofet Ci troviamo questa sera insieme da ascoltare il Vangelo in questa Basilica e vogliamo questa sera Innanzitutto salutare con amicizia il cardinale Fridolin Ambongo Besungu arcivescovo di Kinshasa, che oggi presiede la nostra preghiera, un caro amico, che salutiamo con affetto. Ascoltare il vangelo è per noi uno spazio prezioso, soprattutto in questo tempo difficile, scosso da gravi venti di guerra. Il passo che abbiamo ascoltato fa parte di un discorso di Gesù ai Dodici, a cui, come scrive Matteo, aveva dato potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. Gesù dà loro delle istruzioni, parole preziose, che sono state custodite e tramandate dalla prima comunità cristiana, che le ha accolte con cura e attenzione. Il tono del discorso di Gesù è molto alto, dà ai suoi discepoli indicazioni, che mostrano come il loro essere discepoli abbia un obiettivo fondamentale, quello di liberare gli uomini dal male, affrontandolo a viso aperto. Il male cerca di intimidire i discepoli, certamente la sua arma più forte sono le loro paure. Gesù non nega questo aspetto, anzi al contrario lo rende esplicito per fornire chiaramente l'arma più potente per lottare contro il male. I discepoli sono come pecore in mezzo ai lupi; Gesù non nasconde l'esistenza del male, la sua aggressività, che a volte rende gli uomini simili a lupi verso i loro fratelli. Ma Gesù propone di non fare ciò che comunemente viene considerato la soluzione, di non farsi lupi e non rispondere alle minacce, con altre minacce, alla violenza con la violenza; invita a non rispondere con la stessa moneta, non vuole che i suoi discepoli diventino lupi a loro volta. Il suo insegnamento è esattamente il contrario del disegno del male, che è quello di dividere gli uomini tra di loro e di trasformare ogni uomo in lupo per il suo fratello, come accade ancora oggi in tanti luoghi sfigurati dai conflitti, dalla violenza, dalle guerre civili, come l’Ucraina o l’Est della Repubblica Democratica del Congo. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 11:33 Lettura del Vangelo di Matteo (Mt 10,16-23) 13:36 Commento al Vangelo di Matteo 24:14 Saluto del Card. Fridolin Ambongo Dal Vangelo di Matteo (Mt 10,16-23) Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell'ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un'altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d'Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Don Francesco Tedeschi sul libro del profeta Isaia (Is 58,1-12)
2022 Február 18 | tartam: 26:36
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaC Il profeta Isaia ci comunica la parola di Dio che parla ad un mondo ferito, il mondo di quel popolo che si era ritrovato esule a Babilonia, potremmo dire, come schiacciato dal peso della storia e di questo mondo ferito. Il profeta ci lascia udire la voce, come di un rimprovero levato davanti al cielo: perché digiunare se tu non lo vedi, mortificarsi se tu non lo sai? È un popolo che pensa che il Signore si sia allontanato da lui, che li abbia abbandonati. Lo cercano, ma non sanno in realtà dove trovarlo. Ecco, la parola di Dio continua a parlare alla nostra vita e al nostro mondo e ci aiuta a leggere in realtà anche le ferite del nostro tempo tempo, di una pandemia, che ha reso più fragili i legami sociali, che ha colpito è ferito le parti più deboli del nostro mondo; un tempo in cui si sono alzati muri, divisioni, in cui tanti conflitti rendono amara la vita di popoli interi; e pensiamo ancora oggi in particolare alle situazione in Ucraina e in Russia; è un mondo ferito, che ha bisogno di riparatori di brecce cioè di uomini e donne 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:51 Lettura del libro del profeta Isaia (Is 58,1-12) 12:07 Commento sul libro del profeta Isaia Dal libro del profeta Isaia (Is 58,1-12) Grida a squarciagola, non avere riguardo; alza la voce come il corno, dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe i suoi peccati. Mi cercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie, come un popolo che pratichi la giustizia e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio; mi chiedono giudizi giusti, bramano la vicinanza di Dio: "Perché digiunare, se tu non lo vedi, mortificarci, se tu non lo sai?". Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai. Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui. Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso. È forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l'uomo si mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore? Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora invocherai e il Signore ti risponderà, implorerai aiuto ed egli dirà: "Eccomi!". Se toglierai di mezzo a te l'oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore all'affamato, se sazierai l'afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio. Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono. La tua gente riedificherà le rovine antiche, ricostruirai le fondamenta di trascorse generazioni. Ti chiameranno riparatore di brecce, e restauratore di strade perché siano popolate. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Marco Impagliazzo su 1Sam 9,26-10,16
2022 Február 16 | tartam: 29:56
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreSaulSamueleNicodemouomoprofet Abbiamo ascoltato questo lungo racconto, quando Samuele comunica la parola di Dio a Saul, prima di consacrarlo re. Da quel momento Saul intraprende un lungo cammino, che lo porterà a vivere tante situazioni inedite, come quella di cui abbiamo ascoltato che gli aveva predetto Samuele. “Ti dovrai confondere con un gruppo di profeti”. Saul si deve lasciare investire dallo spirito di Dio, che è anche quello di questi profeti, cioè deve entrare a far parte di un popolo profetico, che gli viene incontro; il che non significa per Sauro lasciarsi andare ad un protagonismo personale, ma significa semplicemente confondersi con un popolo di profeti; ed è tanto più importante ricordando il fatto che al tempo, come dice la scrittura, le visioni non erano frequenti. Saul confonde la propria esistenza, mischia la sua esistenza con il popolo e questo mischiarsi con il popolo gli fa vivere un'esperienza, che Samuele gli aveva indicato: “Sarai trasformato in un altro uomo”. E’ forse questo il cuore delle parole che abbiamo ascoltato: Saul che si mischia al suo popolo, ai profeti del suo popolo, è trasformato in un altro uomo. Ed è questa una grande domanda che ci portiamo dietro, che gli uomini e le donne del nostro tempo, di ogni tempo, si portano dietro: è possibile trasformarsi, è possibile la conversione della propria vita, dei propri sentimenti? Non è un'illusione eterna, di chi crede? Non ci troviamo alla fine sempre uguale a noi stessi, preda degli stessi meccanismi? Forse si può educare un giovane, ma come può cambiare un adulto o un anziano? Ecco questa storia ci porta una domanda che viene fatta da Nicodemo a Gesù: ”Come può un uomo nascere nascere quando è vecchio? Può entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere? Come è possibile trasformarsi?”. “Se uno non nasce da acqua e da spirito non può entrare nel regno di Dio” dice Gesù, ma poi leggendo il Vangelo vediamo veramente che la vita di Nicodemo si sarebbe trasformata. Questo significa che, leggendo il Vangelo, si scopre la trasformazione della vita degli altri ma anche di se stessi. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 8:32 Lettura del primo libro di Samuele (1Sam 9,26-10,16) 12:51 Commento sul primo libro di Samuele Dal primo libro di Samuele (1Sam 9,26-10,16) Di buon mattino, al sorgere dell'aurora, Samuele chiamò Saul che era sulla terrazza, dicendo: "Àlzati, perché devo congedarti". Saul si alzò e ambedue, lui e Samuele, uscirono. Quando furono scesi alla periferia della città, Samuele disse a Saul: "Ordina al domestico che vada avanti". E il domestico passò oltre. "Tu férmati un momento, perché ti possa comunicare la parola di Dio". Samuele prese allora l'ampolla dell'olio e gliela versò sulla testa, poi lo baciò dicendo: "Non ti ha forse unto il Signore come capo sulla sua eredità? Oggi, quando sarai partito da me, troverai due uomini presso la tomba di Rachele, sul confine con Beniamino, a Selsach. Essi ti diranno: "Sono state ritrovate le asine che sei andato a cercare, ed ecco che tuo padre non bada più alla faccenda delle asine, ma è preoccupato di voi e va dicendo: Che cosa devo fare per mio figlio?". Passerai di là e andrai oltre; quando arriverai alla Quercia di Tabor, vi troverai tre uomini che salgono a onorare Dio a Betel: uno porterà tre capretti, l'altro porterà tre pani rotondi, il terzo porterà un otre di vino. Ti domanderanno se stai bene e ti daranno due pani, che tu prenderai dalle loro mani. Giungerai poi a Gàbaa di Dio, dove c'è una guarnigione di Filistei ed entrando in città incontrerai un gruppo di profeti che scenderanno dall'altura preceduti da arpe, tamburelli, flauti e cetre, che agiranno da profeti. Lo spirito del Signore irromperà anche su di te e ti metterai a fare il profeta insieme con loro, e sarai trasformato in un altro uomo. Quando questi segni che ti riguardano saranno accaduti, farai quanto vorrai, perché Dio sarà con te. Scenderai a Gàlgala, precedendomi, ed ecco, io ti raggiungerò per offrire olocausti e immolare sacrifici di comunione. Sette giorni aspetterai, finché io verrò da te e ti indicherò quello che dovrai fare". Appena egli ebbe voltato le spalle per partire da Samuele, Dio gli mutò il cuore e tutti questi segni si verificarono il giorno stesso. Arrivarono là, a Gàbaa, ed ecco una schiera di profeti di fronte a loro; lo spirito di Dio irruppe su di lui e si mise a fare il profeta in mezzo a loro. Quanti lo avevano conosciuto prima, vedendolo d'un tratto fare il profeta con i profeti, si dissero l'un l'altro: "Che è accaduto al figlio di Kis? È dunque anche Saul tra i profeti?". Uno del luogo disse: "E chi è il loro padre?". Per questo passò in proverbio l'espressione: "È dunque anche Saul tra i profeti?". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di don Marco Gnavi sulla Seconda Lettera ai Corinzi 4,5-10
2022 Február 15 | tartam: 27:55
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioPaolocomunità2Cor 4 5-10Timoteofratel Il canto del salmo 39 si è aperto con una beatitudine “Beati coloro che confidano nel Signore”. E noi sentiamo la gioia di questa fiducia, mentre ci raccogliamo per ascoltare questa sera le parole dell'apostolo Paolo, nella seconda lettera ai Corinzi, nella quale afferma “noi non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù, Signore”. Noi, lui e Timoteo, che si rivolgono ai santi che sono nella Acaia e a Corinto; grazie a Paolo e a Timoteo, una comunità è venuta alla fede e tanti ancora crederanno per la loro predicazione. Paolo e Timoteo sono due fratelli autorevoli, che dicono di essere servitori dei santi, della comunità, a causa di Gesù; e anche noi sentiamo di doverci unire nella gratitudine a quei discepoli di Corinto. Molti sono i fratelli autorevoli e umili, che si fanno nostri servitori a causa di Gesù. Com'è bella e quanta consolazione viene dalla vita degli Apostoli, dalla vita dei fratelli autorevoli e umili: quanti sono gli amici di questo cammino, voluto dal Signore, che con l'apostolo Paolo e la loro stessa vita, e ci confermano e ci incoraggiano. E perché tutto questo? Per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio, sul volto di Cristo. La vita di Gesù è la gloria di Dio. Tutti possiamo essere ripieni della vita di Cristo ed essere i suoi occhi, le sue mani, la sua compassione. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:15 Lettura dalla Seconda Lettera ai Corinzi (2Cor 4,5-10) 14:01 Commento sulla Seconda Lettera ai Corinzi Dalla Seconda Lettera ai Corinzi (2Cor 4,5-10) Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù. E Dio, che disse: "Rifulga la luce dalle tenebre", rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo. Noi però abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi. 8In tutto, infatti, siamo tribolati, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PMeditazione di mons. Vincenzo Paglia sul Vangelo di Marco (Mc 1,29-39) - Preghiera con Sant'Egidio
2022 Február 11 | tartam: 25:10
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaC Questa breve pagina del Vangelo di Marco ci descrive la prima giornata di Gesù a Cafarnao; appena terminato la sua prima predicazione nella Sinagoga, subito, sottolinea Marco, Gesù si reca nella casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. Erano i primi quattro che Gesù aveva chiamato e quella casa era diventata la loro dimora, la dimora di quella prima piccola comunità. Erano pochi appena 5 con Gesù, tuttavia ci sono già i segni di una nuova vita, di una nuova familiarità, diversa da quella di Nazareth; qui in casa infatti avviene la prima guarigione, a Nazareth non era mai accaduto quanto avviene dopo nei Vangeli. I discepoli presentano a Gesù l'anziana suocera di Simone, che giace a letto e Gesù le si avvicina. L’evangelista usa un termine greco, quest’unica volta nel Vangelo, che indica il farsi prossimo fisicamente, potremmo dire quel prendere per mano, quel toccare la carne, che tante volte Papa Francesco sottolinea. Gesù prende per mano quell’anziana donna e la fa rialzare, guarendola dalla febbre; lei si mette subito a servirli. E’ una piccolissima scena, ma piena di senso evangelico e ci fa comprendere meglio quel che sta anche per accadere davanti alla porta di quella casa. Quella piccola famiglia, fin dall'inizio, aveva cambiato la sensibilità della città; scrive l'evangelista che una grande folla si raduna davanti a quella porta di cas. Abbiamo ancora davanti ai nostri occhi le immagini della celebrazione di ieri sera di San Giovanni in Laterano, per fare memoria dell'inizio della nostra comunità, un po' come quel pomeriggio a Cafarnao e continuiamo a ringraziare il Signore per quel giorno, perché quella scena, quando tanta folla si riunisce, sta ad indicare la forza della comunione, la forza dell'incontro, la forza della prossimità concreta, fisica. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 9:05 Lettura dal Vangelo di Marco (Mc 1,29-39) 11:27 Commento sul Vangelo di Marco Dal Vangelo di Marco (Mc 1,29-39) E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: "Tutti ti cercano!". Egli disse loro: "Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!". E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera con i Santi. Meditazione di Andrea Riccardi sugli Atti degli Apostoli (At 28, 12-24)
2022 Február 9 | tartam: 30:40
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoreAndrea RiccardiPaoloAtti degli Siamo alla fine degli Atti degli Apostoli e del viaggio di Paolo. Sarebbe da aspettarsi che gli atti si concludessero con Il martirio dell'Apostolo quasi in parallelo al Vangelo di Luca, invece gli Atti mandano alla comunità un messaggio positivo: quello di un uomo che può, nonostante le limitazioni, comunicare il Vangelo. L'arrivo nella Capitale dell'Impero non è il trionfo di un grande, ma è l'arrivo di un uomo stanco, ma forse anche emozionato dall'imprevisto: chi li avrebbe attesi nella capitale, quale sarebbe stato l'esito del suo processo, come lo avrebbero accolto i cristiani che non erano nati dalla sua evangelizzazione. Paolo non sapeva dove andava, l'apostolo delle prime generazioni cristiane va verso l'ignoto, come Abramo guidato dalla parola del Signore. E in questo scritto si sente ancora la vibrazione del sollievo di Paolo: al vedere i fratelli, rese grazie a Dio e prese coraggio. Quei fratelli di Roma indicano in modo fondamentale la vocazione della chiesa stessa di quella città, allora come ora: non chiudersi nelle proprie mura, ma andare incontro ai fratelli del mondo. Anzi andare incontro al mondo, uscire per un lungo tratto, al fine di incontrare ed accogliere, perché c'è un mondo da amare dentro e fuori la città. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 7:10 Lettura degli Atti degli Apostoli (At 28, 12-16.23-24) 9:23 Commento sugli Atti degli Apostoli Dagli Atti degli Apostoli (At 28, 12-16.23-24) Il giorno seguente si levò lo scirocco e così l'indomani arrivammo a Pozzuoli. Qui trovammo alcuni fratelli, i quali ci invitarono a restare con loro una settimana. Quindi arrivammo a Roma. I fratelli di là, avendo avuto notizie di noi, ci vennero incontro fino al Foro di Appio e alle Tre Taverne. Paolo, al vederli, rese grazie a Dio e prese coraggio. Arrivati a Roma, fu concesso a Paolo di abitare per conto suo con un soldato di guardia. Avendo fissato con lui un giorno, molti vennero da lui, nel suo alloggio. Dal mattino alla sera egli esponeva loro il regno di Dio, dando testimonianza, e cercava di convincerli riguardo a Gesù, partendo dalla legge di Mosè e dai Profeti. Alcuni erano persuasi delle cose che venivano dette, altri invece non credevano. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Don Francesco Tedeschi sul Vangelo di Luca (Lc 18, 1-8)
2022 Február 8 | tartam: 27:40
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioMarco ImpagliazzoparolericchezzaPaolo Gesù racconta una parabola ai discepoli sulla necessità di pregare sempre senza stancarsi mai. È un'espressione che colpisce, perché spesso associamo la stanchezza all'idea di un lavoro, di una fatica manuale. La preghiera allora non sembrerebbe qualcosa di faticoso, per cui ci si possa veramente stancare. Eppure, proprio queste parole di Gesù illuminano, in maniera particolare, la nostra preghiera e il nostro pregare, come prima opera della nostra comunità. Gesù disse questa parabola dopo aver concluso, nel capitolo precedente di Luca, un lungo discorso sulla venuta del regno, in cui afferma che il regno è in mezzo a voi e in cui parla del giorno del Figlio dell'Uomo, che arriva improvviso nella storia. Ecco davanti a questo scenario del mondo, che vive nell'attesa del regno, Gesù dice che la preghiera è una necessità, non se ne può fare a meno. L'attesa del regno è l'attesa di un tempo nuovo e quanto questa pandemia ha alimentato in tanti nel mondo questo senso di attesa. L'esempio che Gesù pone al centro della parabola, quello della povera vedova, aiuta a capire ancora meglio il senso di questa necessità. Infatti la preghiera dei discepoli non può essere mai slegata dalla vita, dalla realtà del mondo, in cui vivono; deve legarsi alle situazioni che incontrano, alle domande di salvezza, di guarigione, che ascoltano, ai poveri che incontrano per la strada e deve avere nel cuore l'ambizione e il sogno di cambiare. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:04 Lettura dal Vangelo di Luca (Lc 18, 1-8) 13:57 Commento sul Vangelo di Luca Dal Vangelo di Luca (Lc 18, 1-8) Diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: "In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: "Fammi giustizia contro il mio avversario". Per un po' di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: "Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi"". E il Signore soggiunse: "Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?". #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera per il 54° anniversario della Comunità di Sant'Egidio. Meditazione di Marco Impagliazzo
2022 Február 7 | tartam: 32:30
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioMarco ImpagliazzoparolericchezzaPaolo Era festa quel giorno a Gerusalemme, intorno alla metà del V secolo a.C., quando il popolo “come un sol uomo” si radunò sulla piazza davanti alla porta delle Acque che conduceva al Tempio. E’ festa oggi a S. Maria in Trastevere e in ogni nostra Comunità mentre celebriamo l’anniversario della sua nascita, il 7 febbraio del 1968. Era da poco finito il Concilio Vaticano II. La Parola di Dio era tornata nelle mani del popolo che poteva ora sperimentarne la forza perché, come dice Gregorio Magno, “la parola di Dio cresce con chi la legge. Tanto più uno comprende quanto più uno pone attenzione in ciò che legge. Se non ci si eleva neanche la Scrittura si eleva. Se invece l’uomo cerca nella parola di Dio ciò che lo fa vivere bene e fa un passo con il suo cuore, anche la comprensione della Scrittura sarà maggiore”. Il libro di Neemia ci dice che i leviti spiegavano il senso della Parola e così facevano comprendere la lettura. I leviti, un gruppo di laici, non sacerdoti, che comunicano a tutti la Parola di Dio. Cosa sono oggi, fratelli e sorelle, le nostre Comunità di Sant’Egidio se non questo in ogni parte del mondo. Leviti, laici, che comunicano la Parola di Dio al popolo e dicono: “Non vi rattristate perché la gioia del Signore è la vostra forza”. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 6:11 Lettura dal libro di Neemia (Ne 8,1-12) 9:30 Commento sul libro di Neemia Dal libro di Neemia (Ne 8,1-12) Allora tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse allo scriba Esdra di portare il libro della legge di Mosè, che il Signore aveva dato a Israele. Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all'assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere. Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d'intendere; tutto il popolo tendeva l'orecchio al libro della legge. Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza, e accanto a lui stavano a destra Mattitia, Sema, Anaià, Uria, Chelkia e Maasia, e a sinistra Pedaià, Misaele, Malchia, Casum, Casbaddana, Zaccaria e Mesullàm. Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: "Amen, amen", alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore. Giosuè, Banì, Serebia, Iamin, Akkub, Sabbetài, Odia, Maasia, Kelità, Azaria, Iozabàd, Canan, Pelaià e i leviti spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi. Essi leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura. Neemia, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: "Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!". Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. Poi Neemia disse loro: "Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza". I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: "Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!". Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni e a esultare con grande gioia, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Don Angelo Romano sul Vangelo di Marco (Mc 6,14-29)
2022 Február 4 | tartam: 27:26
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiad La liturgia di oggi ci propone il brano in cui l'evangelista Marco narra Il martirio di Giovanni il Battista. Erode lo aveva fatto arrestare senza che lui avesse compiuto alcuna colpa. Dice l'evangelista, che Erode temeva Giovanni sapendolo uomo giusto e santo; Erode sapeva chi era Giovanni eppure lo fece arrestare solo perché gli ricordava che, davanti a Dio, non poteva fare quello che voleva, nel caso specifico, togliere la moglie a suo fratello per sposarla. Ci sono, nella figura di Erode, numerosi elementi che a torto, si potrebbe dire legati al passato, al contrario sono di grande attualità. Egli è convinto che la propria volontà sia legge e che per governare sia sufficiente disporre di sufficiente forza, tale da generare paura nei suoi sudditi. Purtroppo in molte parti del mondo, in questi ultimi mesi, ci sono stati rivolgimenti violenti di carattere politico, che hanno visto imporsi soluzioni dettate dalla forza militare e non dalla libera scelta dei popoli. Proclamando di agire in favore di un supposto bene superiore della nazione, si fa violenza alle leggi e al pacifico svolgimento della vita politica. E’ l'arbitrio che si fa legge in nome di un'emergenza che in realtà si cerca di prolungare il più a lungo possibile. Giovanni, imprigionato ingiustamente, lui austero profeta della parola di Dio, solo nel palazzo del tiranno, ci appare un gigante rispetto al piccolo Erode, con la sua corte di approfittatori e di adulatori, di suoi scherani armati, ma pur sempre marginali e tollerati da grande impero romano. E come spesso avviene nelle piccole dittature, la sorte di Giovanni viene decisa in un contesto di assurda casualità e di squallida corruzione. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 9:45 Lettura dal Vangelo di Marco (Mc 6,14-29) 13:05 Commento sul Vangelo di Marco Dal Vangelo di Marco (Mc 6,14-29) Il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: "Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi". Altri invece dicevano: "È Elia". Altri ancora dicevano: "È un profeta, come uno dei profeti". Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: "Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto!". Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l'aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: "Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello". Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell'esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: "Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò". E le giurò più volte: "Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno". Ella uscì e disse alla madre: "Che cosa devo chiedere?". Quella rispose: "La testa di Giovanni il Battista". E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: "Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista". Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto. E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPresentazione di Gesù al tempio. Meditazione di don Marco Gnavi sul Vangelo di Luca (Lc 2,22-40)
2022 Február 2 | tartam: 28:01
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioSignoredon Marco GnaviPresentazione di Siamo raccolti insieme in occasione della Festa della Presentazione al tempio di Gesù. E’ una festa tanto antica, alla quale è legata la tradizione delle luci, delle candele benedette, che simbolicamente però ci rimandano alle parole del Cantico di Simeone, l'anziano uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele. E come abbiamo udito si lasciava muovere dallo spirito, nell'attesa dell'incontro con la salvezza. Lo spirito infatti era su di lui e la sua gioia, piena di abbandono confidente, manifesta il compimento di una vita intera:”Ora puoi lasciare o Signore che il tuo servo vada in pace secondo la tua parole perché, i miei occhi hanno visto la tua salvezza preparata da te davanti a tutti i popoli”. Gli occhi della fede di Simeone intuiscono Il privilegio di avere abbracciato il Salvatore; questo abbraccio è un dono per la sua vita, sazia di giorni, è un dono per il popolo di Israele, ma è anche un dono preparato davanti a tutti i popoli, addirittura è luce per illuminare le genti.L'Oriente descrive questa festa come festa dell'incontro; è luce l'incontro fra questa anziano e più tardi l'anziana Anna, è luce sulle generazioni, è luce anche su Maria, alla quale Simeone svela la grandezza della sua maternità, ma anche la sofferenza che questa porterà con sé. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 6:11 Lettura dal Vangelo di Luca (Lc 2,22-40) 9:29 Commento sul Vangelo di Luca Dal Vangelo di Luca (Lc 2, 22-40) Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore - come è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore - e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: "Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele". Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: "Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l'anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori". C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Marco Impagliazzo sulla lettera ai Colossesi (Col 3, 12-17)
2022 Február 1 | tartam: 27:01
preghierasanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornoDioMarco ImpagliazzoparolericchezzaPaolo Torniamo questa sera a riflettere sulla forza della parola di Dio nella vita della comunità, ascoltando questa parola di Paolo che dice ai Colossesi:“la parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza”. E’ ciò che sperimentiamo ogni volta che ci avviciniamo con calma e abbandono confidente alla parola di Dio, percependone la grande ricchezza spirituale, oltre che umana, per la nostra vita. Mentre ci scopriamo poveri di parole e di sentimenti, ma anche mentre ci sembra difficile capire tante cose, ecco che il Signore, nella sua grande bontà. ci apre veri orizzonti. “La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza”.C'è un luogo dove, per noi, tutto ciò è ancora più chiaro questo luogo: è la comunità, qui il Signore parla con affetto, generosità, ai suoi figli. Qui tutto si fa più chiaro e meno confuso, qui entra la parola e con essa i dolori e le speranze di quelle folle che incontravano Gesù. C'è Gesù nella comunità dei discepoli; per questo quando la comunità è riunita attorno alla sua parola, tutto diventa più bello, più luminoso, più gioioso, come accade ogni volta che ci riuniamo come questa sera e c'è una predilezione, di cui godono i discepoli, quella di poter guardare la propria vita alla luce della parola di Dio e non di giudizi scontati o di parole invecchiate su di sé. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:18 Lettura dalla lettera di Paolo ai Colossesi (Col 3, 12-17) 14:12 Commento sulla lettera di Paolo ai Colossesi Dalla lettera di Paolo ai Colossesi (Col 3, 12-17) Scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi dunque di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie! La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di Andrea Riccardi sul libro dell'Apocalisse (Ap 4,1-6)
2022 Január 31 | tartam: 32:01
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaA L’Apocalisse è una lettura spesso trascurata, un testo in fondo alla Bibbia, dalla difficile decifrazione, che pare lontano dalla nostra vita e dalla nostra cultura. Ma, pur nella sua complessità, è invece una lettera rivolta da Giovanni, un profeta cristiano, alle comunità dell'Asia, che vivevano tante fragilità, in un mondo estraneo, ostile e dovevano fare scelte costose, come non rendere il culto all'imperatore. Le comunità si sentivano in preda a una storia, che le travolgeva; erano disorientate, vedevano il trono di Satana, come scrive Giovanni alla chiesa di Pergamo, che dice “Sta proprio nella città di Pergamo”.. Ma cosa possono capire uomini e donne dispersi nel mare tempestoso della storia, se non alla fine sentirsi abbandonati o sentirsi ostaggi del caso? Qui, la visione di Giovanni: una porta era aperta nel cielo. Il cielo è il luogo di Dio, dice il salmo 103 “Dio ha stabilito il suo trono nel cielo, il suo regno si estende a tutto l'universo”. Il luogo di Dio non è chiuso e remoto, ma si vede una porta aperta per raggiungerlo. E la voce invitò il profeta salire, entrare, vedere, ascoltare, per rivelarlo poi a noi: una porta aperta nel cielo. I cieli non sono chiusi, “Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo” dice Gesù a Natanaele. Il muro di separazione si è rotto con la vita, la morte e la resurrezione di Gesù, il velo del tempio si è squarciato da cima a fondo. Giovanni è ammesso nella sala del trono dell'universo. Il trono è una chiara espressione politica, chi governa il mondo è colui che siede sul trono dell'universo. Anche noi nella sala del trono, siamo ammessi anche senza capire bene. Il trono del Signore dei mondi e della storia non è vacante, cioè esiste un cuore nella storia e i piccoli fratelli di Gesù possono esserne partecipi. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 12:51 Lettura dal libro dell'Apocalisse (Ap 4,1-6) 15:05 Commento sul libro dell'Apocalisse Dal libro dell'Apocalisse (Ap 4,1-6) Poi vidi: ecco, una porta era aperta nel cielo. La voce, che prima avevo udito parlarmi come una tromba, diceva: "Sali quassù, ti mostrerò le cose che devono accadere in seguito". Subito fui preso dallo Spirito. Ed ecco, c'era un trono nel cielo, e sul trono Uno stava seduto. Colui che stava seduto era simile nell'aspetto a diaspro e cornalina. Un arcobaleno simile nell'aspetto a smeraldo avvolgeva il trono. Attorno al trono c'erano ventiquattro seggi e sui seggi stavano seduti ventiquattro anziani avvolti in candide vesti con corone d'oro sul capo. Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni; ardevano davanti al trono sette fiaccole accese, che sono i sette spiriti di Dio. Davanti al trono vi era come un mare trasparente simile a cristallo. In mezzo al trono e attorno al trono vi erano quattro esseri viventi, pieni d'occhi davanti e dietro. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PPreghiera della sera. Meditazione di mons. Ambrogio Spreafico sul libro di Ezechiele (Ez 11, 14-21)
2022 Január 28 | tartam: 26:46
preghierapreghiera per i poverisanta maria in trasteverepreghiera sant'egidiocomunità di sant'egidioromapreghiera della serapreghiera del giornopreghiera di oggipreghiera in streamingparola di dioparola di dio ogni giornocommento alla bibbiaE Ezechiele si rivolge al popolo dei deportati a Babilonia in un momento difficile, perché, oltre alla sofferenza per la separazione dalla terra di Israele, oggetto di esclusione da parte di coloro che erano rimasti a Gerusalemme e che si ritenevano gli eredi della promessa di Dio. Quanto è facile sentirsi al sicuro e considerare altri lontani dall’amore di Dio. La parola di Dio rivela anche l’orgoglio degli uomini di fede. Ma davanti al Signore non ci sono privilegi acquisiti, non per il luogo dove ci si trova, non per appartenenza, neppure per il proprio impegno. Dio è libero e largo nel suo amore, e certo non abbandona chi vive nella difficoltà. L’unico privilegio del credente nasce dalla consapevolezza dell’amore che il Signore ha per noi, con il quale protegge e illumina la nostra vita. La Parola di Dio rimane perciò sempre una sorpresa e una novità per tutti, anche per chi vive da tempo la gioia di seguire il Signore. 0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio 9:44 Lettura dal libro del profeta Ezechiele (Ez 11,14-21) 11:53 Commento sul libro del profeta Ezechiele Dal libro del profeta Ezechiele (Ez 11,14-21) Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: "Figlio dell'uomo, gli abitanti di Gerusalemme vanno dicendo ai tuoi fratelli, ai deportati con te, a tutta la casa d'Israele: "Voi andate pure lontano dal Signore: a noi è stata data in possesso questa terra". Di' loro dunque: Dice il Signore Dio: Se li ho mandati lontano fra le nazioni, se li ho dispersi in terre straniere, nelle terre dove sono andati sarò per loro per poco tempo un santuario. Riferisci: Così dice il Signore Dio: Vi raccoglierò in mezzo alle genti e vi radunerò dalle terre in cui siete stati dispersi e vi darò la terra d'Israele. Essi vi entreranno e vi elimineranno tutti i suoi idoli e tutti i suoi abomini. Darò loro un cuore nuovo, uno spirito nuovo metterò dentro di loro. Toglierò dal loro petto il cuore di pietra, darò loro un cuore di carne, perché seguano le mie leggi, osservino le mie norme e le mettano in pratica: saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Ma su coloro che seguono con il cuore i loro idoli e i loro abomini farò ricadere la loro condotta". Oracolo del Signore Dio. #santegidio #preghiera • Sito: https://www.santegidio.org • Facebook: https://www.facebook.com/santegidio.org/ • Instagram: https://www.instagram.com/sant.egidio/ Segui la preghiera del giorno su web, radio, TV, app e podcast https://bit.ly/3nKDH1PYoutube-csatornánk
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