PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria della Chiesa
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria della Chiesa
martedì 14 luglio


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Io sono il buon pastore,
le mie pecore ascoltano la mia voce
e diventeranno
un solo gregge e un solo ovile.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal libro del profeta Isaia 7,1-9

Nei giorni di Acaz, figlio di Iotam, figlio di Ozia, re di Giuda, Resin, re di Aram, e Pekach, figlio di Romelia, re d'Israele, salirono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla. Fu dunque annunciato alla casa di Davide: "Gli Aramei si sono accampati in Èfraim". Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo si agitarono, come si agitano gli alberi della foresta per il vento.
Il Signore disse a Isaia: "Va' incontro ad Acaz, tu e tuo figlio Seariasùb, fino al termine del canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio. Tu gli dirai: "Fa' attenzione e sta' tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumanti, per la collera di Resin, degli Aramei, e del figlio di Romelia. Poiché gli Aramei, Èfraim e il figlio di Romelia hanno tramato il male contro di te, dicendo: Saliamo contro Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di Tabeèl.
Così dice il Signore Dio: Ciò non avverrà e non sarà!
Perché capitale di Aram è Damasco
e capo di Damasco è Resin.
Ancora sessantacinque anni
ed Èfraim cesserà di essere un popolo.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Vi do un comandamento nuovo:
che vi amiate l'un l'altro.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il piccolo regno di Giuda rischia di entrare presto in guerra. Il Signore, attraverso il profeta, vuole salvare Israele dalla distruzione. Isaia è invitato a presentarsi dal re Acaz assieme al suo figlio, il cui nome, Seriasùb, significa "un resto tornerà". In lui il re deve vedere il segno di una speranza per il popolo di Giuda. Il profeta dice al re: "Fa' attenzione e sta' tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta". È l'invito a non avere paura del pericolo che si sta affacciando. Ma la tranquillità del credente ha senso solo se poggia sulla certezza della fede in Dio che non abbandona il suo popolo. Più avanti Isaia dirà: "Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell'abbandono confidente sta la vostra forza" (30,15). L'appello alla fede è centrale in tutta la vicenda biblica, come anche in questo passaggio del profeta. La forza della fede è sconosciuta a chi è abituato a confidare solo in se stesso e nelle proprie forze. La fede in Dio è il contrario della paura che, invece, è conseguenza dell'orgoglio arrogante. Non saranno né le alleanze umane né l'agitata ricerca di sicurezze, che potranno proteggere e garantire un futuro di pace. Gli uomini e le donne di fede possono essere costruttori di pace e di sicurezza se si affidano a Dio e alla sua Parola. Non solo saranno liberi dalla paura, ma potranno resistere al male e vincerlo. Non dimentichiamo mai l'affermazione che chiude questa pagina: "Ma se non crederete, non resterete saldi".

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