PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera per i Poveri
Parola di Dio ogni giorno

Preghiera per i Poveri

Festa dei santi Gioacchino e Anna, progenitori del Signore. Ricordo di tutti gli anziani che con amore comunicano la loro fede ai più giovani. Memoria di Maria, malata psichica, morta a Roma nel 1992. Assieme a lei ricordiamo tutti i malati psichici. Leggi di più

Libretto DEL GIORNO
Preghiera per i Poveri
lunedì 26 luglio

Festa dei santi Gioacchino e Anna, progenitori del Signore. Ricordo di tutti gli anziani che con amore comunicano la loro fede ai più giovani. Memoria di Maria, malata psichica, morta a Roma nel 1992. Assieme a lei ricordiamo tutti i malati psichici.


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal vangelo di Matteo 13,31-35

Espose loro un'altra parabola, dicendo: "Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell'orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami".
Disse loro un'altra parabola: "Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata".
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:

Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Spesso noi disprezziamo gli inizi umili propri del Vangelo e, senza avere pazienza, vorremmo vedere frutti evidenti, la fine delle avversità e anche della nostra stessa fragilità. Questa parabola ci insegna che proprio dal più piccolo e insignificante dei semi - ma deve essere davvero evangelico - nasce la realtà più grande! Questa lezione viene ripresa nella parabola seguente. Una donna vuole cuocere del pane e alla massa della farina aggiunge una piccola quantità di lievito; impasta il tutto e poi lo copre con un panno e lo lascia fermentare tutta la notte. Al mattino, tutta la pasta è fermentata da quel piccolo pugno di lievito. Anche qui l'evangelista fa notare la sproporzione tra l'umiltà dell'inizio e la grandezza della fine. Così è del Vangelo. Sempre. Queste parole ci dicono che non conta il piccolo numero e la debolezza; davanti a Dio conta essere davvero lievito. Se il lievito è tale una volta messo nella pasta la fermenta e la fa crescere sino a che sia pronta per la cottura. Così è del seme che, solo se caduto in terra e muore, può dare il frutto. È il segreto dell'amore: solo donandosi mostra la sua forza. Chi vuole conservare la sua vita la perderà. Al contrario, chi la perde per gli altri, la ritrova, arricchita. Così è anche per la comunità dei credenti: essa è piccola e debole, ma se si lascia guidare dallo Spirito del Signore diventa una pianta che accoglie tanti e un lievito che fermenta la vita degli uomini.