Grazie alla Comunità internazionale di Sant'Egidio ha ritrovato la vita, uscendo dal contagio dell'Aids. Da quel momento, era il 2006, si è impegnata a fondo per aiutare altre persone  colpite da quella terribile malattia. Allo scopo di premiarla per questa sua straordinaria attività, la Comunità triestina di Sant'Egidio le ha conferito il premio "Nadja Magajna", istituito proprio nel 2006 per ricordare una delle sue attiviste più assidue su scala locale e prematuramente scomparsa. Lei è Jane Gondwe, giovane donna del Malawi, Stato dell'Africa sud orientale che, contratto il virus dell'hiv nel 2006, fortunatamente venne a conoscenza dell'esistenza del progetto "Dream", creato dalla Comunità internazionale di Sant'Egidio con il preciso obiettivo di curare gli ammalati di Aids dell'Africa. Più specificamente si tratta di un programma sanitario che permette di interrompere la tremenda catena che lega le madri ammalate ai loro figli, impedendo la trasmissione del virus.

Grazie al progetto Dream, Jane oggi può godere di uno stato di salute che le permette di essere ogni giorno a fianco degli ammalati di Aids per aiutarli, diffondendo il messaggio che la comunità internazionale di Sant'Egidio vuole trasmettere e cioè che, seguendo un puntuale percorso, si può stare meglio e lottare contro il virus. A consegnare il premio intitolato a Nadja Magajna, che faceva parte della comunità slovena  di Trieste, è stato Sergij Pahor, uno dei massimi esponenti della cultura slovena in città. Accanto a lui Federica Marchi, appartenente alla Comunità triestina di Sant'Egidio e da sempre molto attiva nell'ambito del progetto Dream. La cerimonia si è svolta nella sede del Centro culturale sloveno di via Donizetti, al cospetto di una piccola folla che ha voluto tributare il giusto applauso a Jane Gondwe per il suo impegno sociale. Jane ha raccontato alcune delle sue esperienze di volontaria nella lotta all'Aids. Com'è noto, questo terribile virus in Africa sta mietendo centinaia di migliaia di vittime, in buona parte bambini che contraggono la malattia direttamente dalla loro madre. «Il premio intitolato a Nadja Magajna - ha spiegato Paolo Parisini, presidente della Comunità di Sant'Egidio di Trieste - consiste in mille euro che, ogni anno, destiniamo a una donna che si sia distinta nel campo della solidarietà». 

Ugo Salvini