| 23 Desembre 2009 |
La festa, la solidarietà |
NAPOLI - L'altro Natale una strenna dietro le sbarre |
Comunità di Sant'Egidio a Poggioreale gran menu, show e regali per i reclusi |
|
Sono in cento a tavola per una giornata dí festa. Il carcere di Poggioreale si veste di rosso per un pomeriggio all'insegna della solidarietà grazie alla Comunità d Sant'Egidio. È il quinto anno che per i detenuti più soli, quelli che non hanno familiari che verranno a trovarli, la Comunità fa arrivare anche Babbo Natale. Per tutti un fog,lio ed una penna per sentirsi meno soli, pocket coffee, sigarette e una felpa rossa. I pacchi dono vengono consegnati tra gli applausi dei presenti e dopo un pranzo luculliano offerto da «Galà Eventi»: antipasto di olive e noccioline, cannelloni, polpette, patate, melanzane, insalata di rinforzo, frutta, pandoro, panettone e torroncini. 11 tutto innaffiato da vino e spumante.
A tavola storie di vita. C'è chi parla della moglie della figlia di due armi lontane e che desidera riabbracciare, chi racconta di avere ancora sette anni da trascorrere a Poggioreale, chi si preoccupa se la carne è di maiale perché è di altra religione. Flash di vita e di solitudine. Tanta umanità, tante speranze e attese. Qualcuno parla di sovraffollamento di celle in cui si sta in dieci dove invece entrerebbero in quattro, di docce fredde e bagni indecenti. È un momento in cui raccontarsi e far nascere relazioni che sembravano dimenticate.
«In un anno molto difficile per le carceri italiani dove c'è sovraffollamento e il record di 170 suicidi spiega Antonio Mattone della Comunità di Sant'Egidio vogliamo dare un segno e far comprendere che iniziative come queste devono servire al recupero di ogni uomo: occorre restituire alla società cittadini confortati e cresciuti che non abbiano scisso i legami con la famiglia, con la comunità, con la società». Ogni iniziativa all'interno del carcere punta, dunque, all'integrazione.
Ieri al pranzo c'era anche padre Simone, prete ortodosso delle comunità romene: per essere vicino ai tanti detenuti della sua nazionalità presenti a Poggioreale. Dove conferma il direttore Cosimo Giordano esistono certamente i problemi: 2571 detenuti presenti su una disponibilità di 1400 e una tollerabilità di 1800. Ma ci sono anche tante potenzialità e luci all'orizzonte. «La Regione dice Giordano ha stanziato 120mila euro per la realizzazione di un campo sportivo. Nel 2010 partiranno i lavori per adeguare e allargare le stanze dei colloqui». Stop alle file interminabili, alle lunghe code e alle nottate per poter parlare con i propri cari. «Sono previste stanze per i colloqui con i tavolini e non più banconi divisori tra i detenuti e le famiglie», annuncia Giordano. Un carcere a misura d'uomo. «Quello che auspichiamo», dice don Franco Esposito, cappellano a Poggioreale. Scatta l'applauso dei detenuti.
Intanto si prepara Gianni Lamagna con Lello Giulivo e Anna Spagnuolo: tocca a loro proseguire il pomeriggio di festa con canti e danze popolari. E festa in carcere. Lamagna intona i detenuti si alzano: si balla e si canta. Per un giorno Poggioreale dimentica la solitudine. 1130 appuntamento con il cardinale Sepe per la messa di fine anno: da lui i detenuti aspettano una parola di incoraggiamento.
Per i reclusi scende in campo anche la Provincia, con tre concerti nei penitenziari: l'iniziativa è del presidente Luigi Cesaro, che ha coinvolto nel progetto Glorianana. La cantante sarà protagonista oggi di una performance nel carcere femminile di Pozzuoli; Il 30 si esibirà a Secondig,liano, a gennaio (data da definire) a Poggioreale.
Rosanna Borzillo
|
|
|