La mostra ''I colori dell'incontro'' a Genova: nei quadri dei bambini e dei disabili l'arte di dire no alla guerra

''Noi non vogliamo restare spettatori. Come quando sei al cinema e guardi comodo le immagini. Noi vogliamo alzarci e lottare perchè finalmente ci sia la Pace!'' Così Aya, 9 anni, spiega ai visitatori alcune opere realizzate da lei e dagli altri bambini della Scuola della Pace. Opere che raccontano i muri di filo spinato, il dramma della guerra e del terrorismo, i naufragi nel Mediterraneo, lo sgombero del campo rom del quartiere, la solitudine che cresce anche a Cornigliano, periferia di Genova.

Sono i quadri della mostra I Colori dell'Incontro, inaugurata il 5 giugno a Villa Serra, nei Giardini Melis, periferia ovest del capoluogo ligure, e che resterà aperta fino al 10 giugno. L'idea di queste opere, realizzate dai bambini e dagli artisti disabili del laboratorio di pittura de Gli Amici, nasce dal desiderio di trovare un modo efficace per rispondere a chi ancora giustifica la guerra e il ricorso alle armi.

Tanti gli abitanti del quartiere presenti all'inaugurazione, tra loro anche gli studenti di diverse scuole della città, che nelle ultime settimane, insieme alla Comunità di Sant'Egidio, hanno riflettuto sul tema dei muri e dei ponti.

 

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